A casa del diavolo
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 4
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Tanta violenza, ma bella storia
Il trasferimento a Castromagno per Giulio Terenzi sembrava essere solo una punizione. In effetti il suo capo aveva questa intenzione quado aveva mandato un giovane e talentuoso bancario a dirigere un ufficio sperduto in mezzo agli Appennini. Un ufficio che forse in un paese di poche centinaia di persone non avrebbe neppure ragioni di esistere. Le ragioni, invece ci sono e sono le disponibilità economiche più che ragguardevoli di una tanto misteriosa quanto anziana contessa. In pochi giorni il giovane Giulio viene fagocitato da questo strano paese, dai suoi abitanti schivi e sospettosi, dalle loro attività svolte nottetempo. Viene a conoscenza della pratica di messe sataniche, di presunti delitti sia finanziari che di sangue, senza riuscire però a capirne esattamente i responsabili..
Trovo questo romanzo molto ben scritto e costruito. I fatti ci sono raccontati poco alla volta mantenendo sempre alta la curiosità del lettore. Pur coinvolgendo molti personaggi tutto è chiaro e facile da seguire. Bella la scelta del finale. L'unico appunto è la presenza di una serie di scene di violenza, da film americano, che secondo me avrebbero potute essere evitate senza togliere nulla a un romanzo già abbastanza ricco di fatti. e di scene raccapriccianti.
Indicazioni utili
Semplice e ben fatto
Un libro che ho acquistato per istinto dal quale non mi aspettavo grandi cose ma a volte le cose non sono come si pensano ma come riescono.
Un libro dalla trama molto semplice, lineare e che non annoia anzi si fa leggere molto bene e sicuramente scorrevole.
Un impiegato di banca trasferito in un luogo speduto e dimenticato da Dio, qui cominciano una serie di eventi molto strani e tutto lo assorbirà come in un vortice senza uscita, morti misteriose e messe sataniche condite con un po' di erotismo.
Capitoli non lunghi a volte inframmezzano delle situazioni che avrei reso più unite ma va bene lo stesso è questa la bravura di De Marco, un autore che mi ha colpito per la sua semplicità essenziale.
Time Crime serie della Fannucci ha fatto davvero un bel centro, spero che ottengano un sempre più valido successo e che selezionino opere di autori che possano essere una valida alternativa ai nomi comuni.
Buona lettura a tutti.
Il Syd
Indicazioni utili
più che un noire....uno splatter !
Sebbene non conoscessi l'autore, mi sono lasciato tentare sicuramente dal genere, dall'ambientazione e dalla firma italiana.
La lettura è stata sicuramente piacevole e scorrevole. L'inizio è senza dubbio ad effetto e si è spronati, nella lettura, dalla voglia di sapere cosa succederà al rampante e cinico banchiere, protagonista del romanzo, pieno di se, egoista e con tanta voglia di fare carriera, sbattuto in un paesino sperduto tra le montagne dell'appennino marchigiano, con non più di trecento anime e dall'aspetto cupo e sinistro. Gli eventi che accompagnano l'arrivo del protagonista a Castrognao, insieme a strane anomalie riscontrate dal banchiere sul lavoro e nella vita di questa strana comunità incuriosiscono non poco il lettore [almeno me !?!?!?!]
Tuttavia, quando si scatena l'inferno e le pentole vengono scoperchiate per arrivare al culmine della storia......non mi scatta lo splatter !!!!!!!!! Se fosse stato un romanzo di "oltre oceano" me lo sarei aspettato anzi, ci sarei rimasto male se non fossero andate così le cose ma......per il nostro stile......mi resta un po' difficile da digerire. Quindi.....mi aspettavo una conclusione con un po' meno sangue !!!! Ciò non toglie che sia un romanzo di ottima fattura e di assoluta godibilità. Però quel finale.........!!!!!!
Indicazioni utili
Un noir riuscito
Leggere “A casa del diavolo” di Romano De Marco mi ha fatta sentire come la spettatrice, attenta e tutt’altro che imperturbabile, di un sapiente giallo firmato da Pupi Avati.
Un’ambientazione inquietante, carica di mistero e situazioni inspiegabili. Il protagonista Giulio Terenzi si ritrova costretto a dirigere la filiale bancaria in un paesino dimenticato da Dio, con meno di trecento abitanti, tra l’altro tutti scontrosi, scostanti, introversi.
La storia dell’ambizioso trentenne, Terenzi, non lascia scampo al lettore che divora le pagine, desideroso di conoscerne la sorte ed anche l’evolversi e la risoluzione di questo intricatissimo giallo, non privo di colpi di scena. Il lettore resta intrappolato dalla paura e invogliato dalla scrittura magistralmente serrata di De Marco, che racconta lo sviluppo di una situazione che si fa sempre più interessante, folle, piena di contraddizioni e orientata dalle azioni, a volte coraggiose, a volte un po’ ciniche, del personaggio, un ragazzo intelligente, che non vuole lasciare niente di intentato.
Un noir davvero entusiasmante, avvincente, imperdibile.
VOTO 10+