Un amore di angelo
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 5
TRILOGIA “IL MIO ANGELO SEGRETO”
Vai in libreria, leggi la sinossi del romanzo, pensi che possa essere carino e che potrebbe avere dei risvolti fantasy proprio come piacciono a te. Non conosci ancora la scrittrice, quindi non puoi sapere che genere tratti solitamente e, convinta dal basso prezzo, dici che sì, puoi anche comprarlo.
Errore mio. Informarsi sempre prima!
Ciò nonostante, nulla avrebbe vietato alla scrittrice di buttarsi in un romanzo fantasy seppur non sia il suo genere, quindi anche volendo non credo che avrei potuto prevedere quello che mi attendeva dentro il libro. Che, appunto, secondo me trae in inganno e viene spacciato come una storia un po’ sovrannaturale. Una specie di young-adult sugli angeli, per intenderci.
Niente di più lontano.
Man mano che leggevo ho capito che il libro era tutto fuorché fantasy e già questo mi ha fatto un po’ storcere il naso …
Ma tralasciando questa mia delusione, per cui devo ancora capire se incolpare me stessa (presa dalla foga di leggere e comprare) o anche la sinossi ben congegnata, arriviamo al dunque.
Mia è una ragazza di sedici anni in piena crisi adolescenziale. I fatti narrati nei tre libri durano un po’ più di un anno, ma Mia è sempre una sedicenne (… ditemi che non me ne sono accorta solo io, per favore!) che cambia idea ogni tre per due.
Okay, sei un’adolescente, ma non posso sorbirmi la tua incoerenza ad ogni pagina, un cambio di idea ogni mezza facciata e “Amo Patrick, voglio andare alla Royal Ballet School” nell’altra mezza.
Non solo! Mi fai una testa così per questa Royal e poi neanche ci vai!?
Pietà per quel povero Patrick che vive nella tua testa, io che ne stavo fuori ne avevo le tasche piene…
Mia è una ragazza arrabbiata con il mondo e ha le sue buone, buonissime ragioni. L’idea di base del romanzo mi piace e soprattutto mi piace molto come è stato concluso il tutto. Avevo paura di risvolti poco convincenti, invece la parte che mi è piaciuta di più è stata proprio quella finale. Forse perché Mia è finalmente cresciuta e anche i suoi comportamenti mi risultavano più accettabili. Quasi tutti… alcune uscite erano parecchio discutibili…
Insomma, quando non sopporti la protagonista, non c’è libro che tenga. Credo che il romanzo avrebbe acquistato molto più valore se fosse stato più breve. Tante parti della trilogia mi sono sembrate superflue e stiracchiate. Poi ci credo che Mia doveva lamentarsi ogni mezza facciata! Come riempiva le pagine, sennò!?
Altro piccolo appunto: stile che scorre liscio come l’olio. Solo che credo ci sia un uso eccessivo di metafore che, sì a volte facevano ridere, ma dopo un po’ mi sembravano messe a caso e senza senso.
Mi preparo a ricevere insulti da chiunque gli abbia dato un voto maggiore del mio… Mi spiace, quando un libro non mi piace, sono la prima a restarci male, davvero.
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- sì
- no
trilogia stupenda
Ho terminato questa stupenda trilogia e ancora una volta non posso che apprezzare il modo di scrivere di Federica a che dice che non scriva in maniera forbita e arzigogolata consiglio i trattati di filosofia questi sono romanzi e come tali devono lasciare qualcosa e devono far rilassare durante la lettura e quella di Federica è sempre piacevole e piena di buoni valori. La storia è romantica e anche fantastica ma davvero arriva al cuore o almeno arriva al cuore di chi sa apprezzare l'amore e i suoi valori io mi sono addirittura commossa perché con la sua semplicità Federica ti coinvolge fa in modo che i protagonisti diventino amici e quando le storie finiscono te li ricordi con affetto perché ti lasciano insegnamenti e sensazioni dolci vere e forti. Sicuramente le persone importanti che fanno una recensioni positiva inerente i libri di Federica la fanno con cognizione di causa e non perché sono pagati per dire cose positive quando invece certi libri fanno davvero pena!! per me :GRAZIE FEDERICA SEI LA MIA AUTRICE PREFERITA
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Un amore di angelo parte 3
Purtroppo ho terminato questa emozionante trilogia.
L’ultimo capitolo di questa piccola saga ha fatto scaturire nel lettore emozioni ancora più forti di quelle vissute nei precedenti libri.
L’autrice in tutti e tre i libri ha mantenuto il suo stile estremamente fluido e semplice.
La fine di questa storia mi ha fatto sognare e piangere contemporaneamente.
Mi ha fatto commuovere per tutto quello che Mia ha dovuto subire in due anni, per la sua forza di volontà che è riuscita a dimostrare anche se è ancora una bambina e per il suo grande amore.
Con questo ultimo capitolo Mia dimostrerà a tutti il suo coraggio e ci darà prova di una maturità superiore rispetto agli altri due libri.
Diventerà più coscienziosa e più responsabile di se stessa.
Dispenderà consigli agli altri anche se lei è ancora molto giovane, ma non per questo si può dire che non ne abbia passate di tutti i colori.
Passiamo alla trama del libro.
Mia, la protagonista, ha solo sedici anni ed anche se è ancora una bambina nella sua breve vita ha conosciuto il dolore in tutte le sue forme.
Dopo molti ripensamenti ha deciso di tornare nella sua città natale dove la sua migliore amica Nina le ha chiesto di fare un grande passo insieme a lei, di andare a vivere a Londra.
Tornando a casa propria Mia ha rivissuto la cruda realtà, il malessere che l’aveva fatta fuggire ed andare in Italia dalla nonna Olga, dove si era rimessa, ma anche dove il suo cuore non aveva dimenticato.
Mia si sente cambiata e si vede anche dal suo atteggiamento e dal suo modo di pensare, molto più maturi di prima.
Mia farà delle importanti scelte, ricomincerà a ballare ed insieme a lei si uniranno nuovi compagni di viaggio.
La vita continua anche per Nina e la sua famiglia, Carl e tutti gli altri personaggi di questa fantastica favola moderna.
Mia non avrà una vita facile, ma il suo coraggio e la sua pazienza la porteranno molto lontano.
Cosa posso aggiungere?
Questa trilogia mi ha piacevolmente sorpreso, aumentando sempre di più la sua bellezza, anche se la tristezza è sempre dietro l’angolo.
Una trilogia dolce e molto commovente che ci insegna a sognare e ci fa capire che molto spesso le nostre scelte non sono facili, ma con la calma, l’impegno e la determinazione si può raggiungere grandi livelli.
Una storia d’amore che fa sognare il lettore senza essere mai volgare e scontata.
Vi auguro una buona lettura!
“Serva me. Servabo te!”
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Molto piacevole
Ho appena finito di leggere questo libro. Premetto che ho letto anche il libro precedente e questo capitolo che chiude la trilogia è stato, secondo me, scritto meglio.
Personalmente penso che il modo in cui è scritto sia facilmente comprensibile ma non troppo elaborato.
In questo libro non mancano i colpi di scena ed i cambiamenti, decisamente a volte inaspettati.
L'unica cosa che secondo me fa perdere importanza al libro è che il finale è abbastanza se non troppo scontato. I personaggi sono comunque molto ben fatti. Consiglio la lettura ai lettori appassionati di romanzi semplici e abbastanza incisivi.
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Mia Foster Bonelli Story
Ho appena finito di leggere la storia di Mia e sento l’urgenza di dirvi quanto mi è piaciuta.
L’ho già detto del primo libro e lo ripeto: nell’insieme questa è una storia per adolescenti e per adulti, che mi ha spinto a chiedermi quali reali esperienze ci siano dietro chi ha saputo rendere così efficacemente con le parole il trauma della crescita, della perdita , del cambiamento, facendomi ridere la maggior parte del tempo e facendomi piangere una volta sola.
La storia di per se è un po’ estrema: Mia ha perso tragicamente l’amore della sua vita, Pat, e nello stesso momento ha perso l’affetto di Nina , da sempre sua migliore amica e anche sorella del defunto, che ritiene Mia responsabile della morte di Pat. Come si può a sedici anni affrontare una tragedia del genere? A sedici anni non puoi solo sopravvivere ed andare avanti, devi vivere: e così, mentre Nina si fa mettere incinta per compensare la perdita con un pargoletto consolatorio (oddio!!!…), Mia si lascia aiutare dal suo amore (Pat il morto) che continua ad essere presente nella sua mente e nei suoi sogni: la conforta, la consiglia, la sprona, la ama … Insomma lui è l’angelo (o la coscienza o l’istinto di sopravvivenza o quello che vi pare…) . In questa assurda situazione le due amiche, dopo essersi riconciliate, vanno a vivere a Londra , si iscrivono entrambe ad una nuova scuola e si giocano fino in fondo la carta del cambiamento. Che ovviamente funzionerà .
Vi dico di leggerlo, perché a dispetto della trama , non ci sono cedimenti nella commiserazione, non c’è ipocrisia né buonismo , e la lettura scorre veloce, tra l’ironia della protagonista , dialoghi frizzanti e i personaggi assolutamente reali nelle loro molteplici sfaccettature. Mi sono affezionata a loro e mi è dispiaciuto lasciarli andare , ma li ringrazio tutti perché senza presunzione hanno saputo raccontare con misura per me perfetta che la vita non è buona, ma neanche cattiva (una bastarda indifferente, direi..), e “ se le cose non vanno esattamente come vuoi, non ti devi abbattere: le cose non vanno mai esattamente come vogliamo noi, però possiamo provare ad avvicinarci il più possibile e poi passare oltre”.