Thunder Lightning
Letteratura italiana
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Perchè tutto dipende dalla pelle del giaguaro
Già nel primo libro avevo notato la grammatica, la prosa e la sintassi dell’autrice…ricercate credo sia il termine più appropriato. Mi ricordo che fin dalle prime righe mi sono detta: ” Finalmente una che scrive in italiano!”.
E anche in questo secondo capitolo troviamo una scrittura fluida, completa e accurata.
Prendendo in mano il libro possiamo quindi da subito concentrarci sulla trama senza rischio di incappare in parole o frasi ammazza italiano (o come si dice qui da me, di incappare nell’italiano correggiuto XD).
Il libro si apre con una scena molto evocativa di Redlie e le sorelle nell’anima, Breathless ed Ephipany, durante un incontro con il re primigenio…colui che le aveva “create” e che aveva dato loro i rispettivi ciondoli e poteri.
E nonostante la situazione richieda serietà e una certa “pompa magna”, dovuta per l’appunto al grande personaggio che Redlie stà incontrando per la prima volta, Redlie è…bè…Redlie! e l’ironia e l’irrequietezza tornano di prepotenza.
Il bello di questo volume è che riprende esattamente da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti in 436, ma non lo fa partendo alla riscossa con nuove avventure, bensì rinsaldando la nostra conoscenza di Redlie e Sean e di tutti gli amici della coppia: Honey, Anthony, Elliot, Tree, Lucas, James, Daisy, Nate…
Le nuove difficoltà di Redlie ad accettare la sua immortalità e i vecchi ricordi che affiorano…le vecchie, ma sempre nuove, difficoltà di Sean a vivere, amare ed essere riamato dagli altri.
La necessità di trovare un equilibrio nella loro nuova vita.
Perchè anche questo volume è un calderone ricchissimo di sentimenti: amicizia, amore, sacrificio, forza, fiducia. Dolore, paura, insicurezza, rabbia. Due brevi battute che mi sono piaciute particolarmente…
“-Devo avere forza, vero?- Conosco la risposta.
-Devi lottare per ciò che sei, Redlie. Perché tu sei splendida e splende tutto ciò che è in grado di irradiarsi dalla tua luce e non ci sarà dote o ricordo in grado di ostacolare il tuo cammino.-”
“Il mio tormento viene da te, ma si alimenterebbe della tua assenza. Il fatto che ti ami in tutto questo è marginale e assieme dannatamente importante. Il mio tormento viene dal nostro segreto e comprende te e il nostro segreto a sua volta.”
E’ decisamente un romanzo di crescita. Crescita per l’autrice, che migliora sempre più le sue capacità affiorate già in 436 e nei vari racconti brevi pubblicati in giro tra riviste e web, e di crescita dei personaggi che seguono di pari passo l’evoluzione di chi li ha creati. Personaggi che si dimostrano sempre più fuori dall’ordinario.
Per quello che sono, data l’ambientazione fantasy, e per come si comportano…sempre affiatati, legati più di fratelli, di un altruismo infinito. Tutte cose che ai nostri giorni sono sicuramente molto rare.
E poi ovviamente si entra nel clou del libro e arrivano le nuove avventure. Tra mito e fantasia, battaglie e viaggi Redlie e la sua compagnia di freak dovranno scoprire nuove magie e combattere vecchi e nuovi nemici.
Perchè tutto dipende dalla pelle del giaguaro.
Altra cosa che mi è piaciuta moltissimo in 436 e che ritorna a anche qui, anche se un pò meno, è la presenza di frasi e modi di dire inglesi (data l’ambientazione londinese) che, oltre ad essere utili in sè per farsi un pò di cultura linguistica ;) , rendono ancor più realistico, e quindi ci fa entrare con immagini vivide, il background della storia.
Signora Giraldo, ancora complimenti.