Sopravvissuti
Letteratura italiana
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Sopravvissuti........
Per gli amanti del genere Zombi questo libro non può assolutamente mancare. Un libro riuscito nel suo intento di raccontare le avventure di quattro sopravvissuti in fuga attraverso le rovine di una Francia disabitata e silenziosa, lottando per la sopravvivenza contro fame,freddo, Zombi e molto altro. Il volume
è scritto talmente bene che sembra di vedere un film,perfette tutte le descrizioni dai scenari, ai personaggi,compresi tutti i particolari "splatter"sugli Zombi,usando anche nei dialoghi la giusta dose di parolacce che quando serve, serve. Inoltre non mancano scene di suspense,orrore,violenza,colpi di scena,e perfino una storia d'amore. Leggendolo non ho trovato nessuna parte noiosa o ripetitiva, anzi inizia con un bel "tiro" fino alla fine, proponendo una lettura piacevole,e scorrevole,con un finale che lascia una porta aperta per un eventuale continuo, sperando che se mai ci fosse, sia all'altezza di questo lavoro.
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L'orrore in terra di Francia
“Sopravvissuti” è ambientato nella Francia, dodici anni dopo il D-Day, lo sbarco che fu un punto di svolta nella guerra contro il Terzo Reich. Quattro elementi, un ex-soldato nazista, un inglese dei corpi speciali, un civile spagnolo e una donna francese, tentano di sopravvivere in un mondo alla deriva. Ovunque si aggirano i morti risvegliati, simili ma allo stesso tempo diversi dagli zombie classici, più pericolosi ancora.
Non c'é più spazio per alcun valore etico: l'amore, la carità, la comprensione sono debolezze che possono portare alla morte e quindi sono state spazzate via dalle coscienze. “Mors tua vita mea” è il motto che regna sovrano, l'unica cosa che conta è arrivare ad un altro giorno, trovare del cibo, munizioni, un rifugio sicuro in cui dormire.
Devo segnalare che il libro, per chi ama il genere, é veramente bello. Cupo, inquietante, cinico, molto realistico (forse nella parte finale un pochino meno). Vi è un grande uso di parolacce, anche colorite. Di solito ciò mi da alquanto fastidio, ma in questo contesto l'ho trovato azzeccato. Esprimeva la cattiveria, la rabbia dei personaggi per la situazione disperata, per la morte di amici e familiari, per un mondo che probabilmente non sarebbe mai piú tornato lo stesso.
Il libro, fatto raro in Italia, è tratto da un gioco di ruolo di grande successo “Sine Requie”, creato dai due autori Matteo Cortini e Leonardo Moretti.
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OOOOH! Un libro come si deve!!
il 6 giugno 1944 la guerra non cessa, i soldati combattono ma non sanno che qualcos'altro si schiera dalla parte del nemico.
I morti si risvegliano dai campi minati e iniziano a combattere la vera guerra alla ricerca di sangue fresco.
10 anni dopo, il narratore si sveglia di soprassalto da uno dei suoi incubi ricorrenti e si rende conto che tutto è reale e la lotta alla sopravvivenza è ancora in atto.
Siamo in Francia: il narratore insieme a Florence, Teschio e Santiago passano da un nascondiglio all'altro per cercare un ristoro minimo per poter andare avanti.
Ci sono gli zombie lenti, che si trascinano e camminano lenti e i Ferox quelli che corrono e usano anche le mani per potersi dare più slancio.
I nostri protagonisti le passeranno di tutti i colori: incontreranno persone colte dalla pazzia, mine antiuomo, sette religiose e umani pronti a tutto pur di sopravvivere.
In questi casi bisogna tenere presente che non sono solo gli zombie a fare paura ma anche gli umani allo stato brado, senza regole sociali e morali.
Un viaggio angosciante, in costante tensione nervosa alla ricerca di un posto definitivo e sicuro dove mettere radici (se possibile).
Arrivati in un paesino, incontrano un amico che credevano morto a causa del suo non ritorno dopo una spedizione per cercare cibo e questo, vivo e vegeto e ben in carne, li porta con se in un agglomerato di gallerie dove si è insediata una comunità pronta a ripartire da zero.
Per qualcuno quel posto sarà troppo calmo e per quanto sicuro e invisibile agli zombie, sentirà la necessità di evadere.
Qualcun altro creerà danni e altri ancora cerceranno di ristabilire la pace.
Come andrà a finire???
L'ho letto d'un fiato e mi ha veramente appassionato.
La scrittura è fluida e scorrevole, narra i fatti la giusta dose di ansietà e angoscia dall'inizio alla fine.
La vicenda è narrata in prima persona e questo crea una profnda empatia col personaggio, facendo percepire i persieri, le emozioni, la paura, il disagio e la voglia di sopravvivere.
Credo ci fosse anche una giusta dose di armi, parolacce, fattore unamo e combattimenti anche se, come unica pecca i cosiddetti FEROX (gli zombie che correvano) non sono comparsi molto spesso come speravo, quando poteva essere un ottimo punto di partenza per creare ancora più suspance e angoscia.
Gli altri personaggi sono ben caratterizzati e da la sensazione, dopo poco, di conoscerli da sempre.
La parte finale (DEL QUALE OVVIAMENTE NON RIVELERO' NULLA) è la parte migliore del libro, più sconvolgente e inquietante, una insolita fine che mi ha spiazzato positivamente!!!
LEGGETELO!
Ne vale la pena!!