Muses. La decima musa
Letteratura italiana
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Folle, in tutti i sensi
Il primo libro non mi aveva entusiasmato ma nel complesso avevo espresso un giudizio positivo. Avevo comunque deciso di non comprare il seguito, che mi è poi capitato per caso tra le mani ed ho letto. Sarebbe stato meglio non farlo.
La prima parte del volume è anche passabile: il prologo è decisamente accattivante, Alice guarda attraverso gli occhi delle altre muse e scopre sentimenti che tenevano nascosti. Da quando però la ragazza si risveglia la storia non fa che peggiorare. La trama diventa sempre più incomprensibile, senza parlare poi, dei nonsense. Innanzitutto, perché Alice si rifiuta di aiutare Ian se vuole spezzare la maledizione, lo stesso obiettivo delle altre muse?Per non parlare del risvolto romance: il 98% delle volte senza senso. Potevo capire (più o meno) l’indecisione tra Ray (che però a fine del primo libro era diventato il suo grande amore) e Ian, ma Patricia…che diamine c’entra?!?!?!Sì, che la protagonista è bisex ma con la musa della pittura non c’era mai stato nulla!
Gran parte del volume è stata un supplizio tra trama che non si capiva, romance che non stavano né in cielo né in terra e scene di dolore e follia da tutte le parti che di certo non facilitavano la lettura!Ho capito che il messaggio che Falconi voleva mandare era quello di una vita non facile per le muse, ma così… mi è sembrato un po’ troppo. Non si è salvato neanche il finale, anzi, si è raggiunto l’apice del nonsense: un susseguirsi di scene, con le quali non è chiaro cosa l’autore volesse comunicare, e di frasi che volevano essere grandi massime ma che erano soltanto un accozzaglia di parole. Le ultimissime due pagine, nelle quali speravo in un minimo di comprensibilità e di, non dico gioia ma perlomeno, positività sono state l’ennesimo strazio incomprensibile, folle e doloroso. Ecco le parole chiave di questo romanzo: dolore e follia. Come se tutto questo non bastasse, i personaggi che avevamo già incontrato in precedenza vengono descritti fisicamente si e no mezza volta ed io che avevo letto il volume precedente secoli fa non li ricordavo per niente!Un autore dovrebbe tener conto di cose del genere quando scrive un seguito. In più Alice una volta aveva i capelli neri, una volta castani, una volta ricci, una volta mossi… ma si può sapere?!
Tutti gli aspetti positivi del primo libro sono scomparsi per lasciare spazio soltanto a tragedie. I colpi di scena, che così tanto avevano animato Muses, sono scomparsi. Ne troviamo soltanto due ma, non so se perché il libro mi aveva già esasperato o per altro, non mi hanno meravigliato per nulla. In conclusione, io non l’ho apprezzato per niente, ma magari a qualcun altro può piacere: non si sa mai… Consiglio di acquistarlo usato, così almeno si risparmia.