Il Diario di Isabel
Letteratura italiana
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Il diario di Isabel
Ero partita con aspettative molto alte per questo libro che attendeva di essere letto ormai da troppo tempo. Avevo letto notizie molto positive e non vedevo l’ora di conoscere finalmente Isabel Cariani… Inutile dire che sono rimasta un tantino delusa, ma in fondo non succede sempre così quando si parte con aspettative alte?
La trama particolare e con uno sviluppo complesso (tutti fattori positivi a mio giudizio), è purtroppo diventata un po’ scontata nella parte finale. Senza svelare nulla sui contenuti, posso dire che quella che doveva essere una grande rivelazione finale era fin troppo ovvia da circa metà libro in poi. Questo mi ha irritato notevolmente per la cecità della protagonista per particolari che lei stessa evidenziava sul suo diario… forse perché l’amore rende ciechi??
Ma non è solo questo che mi ha infastidito della trama. Isabel parla troppo spesso e con leggerezza (considerando che è un’universitaria e quindi dovrebbe essere più matura) di amore. Attrazione fisica? Potrei capirla. Ma amore? Andiamo Isabel, nell’arco di 1 anno di diario dici di amare 3 persone diverse, mi sembra un tantino eccessivo…
Ma perlomeno, non ho assistito all’ennesimo triangolo amoroso né ad altra figura geometrica (considerando il numero dei ragazzi…).
Un aspetto che invece mi è piaciuto molto è la scelta del tipo di vampiro. Ormai possiamo trovare ogni tipologia di vampiro che può stare alla luce del sole, buono, caro e gentile, un cavaliere con l’armatura scintillante pronto a difendere la sua dama con le unghie e (soprattutto) con i denti, o vampiri che bevono sangue di animali o surrogati chimici, ma qui non c’è nulla di tutto questo.
I vampiri e i mezzi-vampiri (un po' di varietà ci sta), sono cattivi ed egoisti, uccidono (ebbene sì) e pensano solamente a soddisfare la loro sete e la loro lussuria.
Sotto alcuni aspetti (quello dei vampiri compreso) alcune vicende mi hanno ricordato la serie “Buffy, l’ammazzavampiri”, che ai suoi tempi (neanche troppo lontani) io ho adorato! I vari strumenti per combattere i vampiri (paletto, acqua benedetta, ecc), ne sono un tipico esempio..
Lo stile, invece mi ha lasciato molto perplessa.
Solitamente la trama sotto forma di diario mi piace, ma stavolta mi è mancato qualcosa. Le pagine di diario mancavano di empatia, non mi emozionavano o, meglio, quando iniziavo ad appassionarmi ad un’azione od ero più coinvolta, venivano inserite frasi come “come ho potuto”, “cosa sto scrivendo”, “forse non riesco a continuare, ma devo farlo” che se da un lato trasmettono bene l'idea del diario, dall’altro mi riportava improvvisamente con i piedi per terra e questo mi disorientava. Leggere questo libro mi ha dato la stessa sensazione di quando qualcuno mi racconta un episodio di un telefilm prima che abbia la possibilità di vederlo: sai cosa succede, ma è impossibile provare lo stesso coinvolgimento. Insomma, mi sembrava tutto una sorta di resoconto molto dettagliato e interessante di una giornata straordinaria, bello sicuramente, ma sempre resoconto rimane.
I personaggi sono ben delineati e ognuno trova la sua collocazione all’interno del libro.
Gli ambienti e le descrizioni danno bene l’idea di una società dove, non troppo nascosti, vivono i vampiri.
Una piccolezza che ho apprezzato, ma che, allo stesso tempo, avrei voluto fosse maggiormente sottolineata, è la passione di Isabel per la lettura, soprattutto per i libri fantasy. È anche vero che la trama non è incentrata su questo, ma è stato un dettaglio che ho apprezzato con piacere e avrei desiderato più rimandi alle letture in genere.
Indicazioni utili
Cacciatrice per scelta: go Isabel!
Isabel Cariani è una ragazza normale: studentessa al primo anno di specialistica, frequenta l'università con gli amici; non è la classica secchiona e, anzi, si diverte a prendere in giro quelli del "Club della prima fila". Purtroppo sarà proprio uno di loro a rovinarle la vita.
Andrea infatti non è solo uno studente modello, "da prima fila", nonché figlio del proprietario dell'appartamento che Isabel divide con Susy, l'amica. In verità, lui è un essere mostruoso, che le sconvolgerà l'esistenza per poi abbandonarla.
Isabel è decisa a farsi giustizia da sola. É con questa determinazione che entra a far parte della Vampire Hunters. Nella speranza di poter uccidere un giorno il suo rivale, la ragazza si allena con costanza, nonostante qualche piccola distrazione provocata dal suo tutor.
Riuscirà la neo cacciatrice a uccidere colui il quale le ha rapito il cuore per poi gettarlo come fosse spazzatura? Riuscirà a trovare un equilibrio, sul sottile filo dell'amore?
Oggi i libri sui vampiri vanno a ruba. Ma di solito i vampiri sono teneri, coccolosi e luccicosi. In questo romanzo invece...i vampiri sono dei veri e propri Vampiri (parlo da buona vecchia nostalgica di Buffy). Senza sentimenti e senza cuore, salvo qualche eccezione di cui non posso far parola, ma vi butto comunque l'esca affinchè queste poche parole suscitino un po' di curiosità.
Mi è molto piaciuto l'uso del diario e quindi il fatto che la protagonista parlasse in prima persona; in verità la sua valvola di sfogo non sarà della semplice carta bianca, ma voi, la vostra pelle, il vostro cuore; sì, perchè Isabel mirerà proprio lì, al vostro cuore. Non potrete non volerle bene e non capirla in ogni sua scelta, da quella giusta a quello sbagliata.
Il romanzo è ricco di scene "piccanti", ma non si può assolutamente dire che esse siano il tema centrale di tutta la storia, tutt'altro! D'altra parte si sa, vampiri e lussuria vanno di pari passo, per cui devo proprio ammettere (pur non essendo un'amante delle scene hot) che qui ci stanno bene. E poi, come dicevo, non è quello di cui si parla in tutto il libro; queste scene sono presenti, certo, ma non precludono lo svolgersi di tutta la storia, che in sé è davvero affascianante, ben scritta e coinvolgente; a mio parere, s'intende.
Consiglio a tutti la lettura di questo bel romanzo che, purtroppo e per fortuna, vi lascerà con una grande voglia di leggere il seguito....