I dannati di Malva
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 5
Grande potenziale poco sfruttato
Anche se è ormai uscito da un po’, ho letto questo libro solo ora. Devo dire che non ha deluso le mie aspettative, ma soltanto perché mi ero già fatta un idea di che testo fosse. Se conoscete Licia per le Cronache e vi aspettate qualcosa di simile, bè, siete fuori strada. La storia è ben scritta, scorrevole e piacevole ma, ovviamente, non ha nulla a che vedere con le trilogie del Mondo Emerso. Non c’è la stessa azione né la stessa minuziosità nel narrare gli avvenimenti. In realtà, i gesti veri e propri scarseggiano, mentre prevalgono soprattutto flashback narrati dal protagonista, descrizioni dei suoi pensieri, sentimenti, paure ecc. Quasi tutti i problemi e i passaggi narrativi sono accennati, così come la caratterizzazione dei personaggi. Si tratta di una storia molto più semplice e superficiale rispetto alle precedenti, ma non per questo brutta; semplicemente, è un libro meno impegnato, senza grandi aspettative e –sono certa- l’autrice ne è consapevole. Nonostante non sia particolarmente lungo, la Troisi è riuscita a descrivere alla perfezione il mondo in cui vive Telkar e a trattare, come suo solito, molte importanti temi, tra i quali il razzismo, il colonialismo, la ricerca della propria identità, l’amicizia.
La storia aveva un buon potenziale, peccato che l’autrice non abbia deciso di sfruttarlo fino in fondo. Resta un buon volume per passare qualche ora in modo diverso, ma mi farebbe piacere se Licia decidesse per una riscrittura più approfondita della storia.
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L'ERIN BROCKOVICH FANTASY
A Malva, città fascinosa e retromoderna popolata dagli uomini, avvengono strani omicidi. Sotto il suolo, a pochi metri dal benessere e dallo splendore, pulsa una vita del tutto diversa, quella dei Drow, schiavi sottomessi, obbligati a lavorare per appagare i bisogni degli abitanti di superficie.
Da qui parte il racconto di Telkar, un mezzosangue (figlio di una donna violentata da un Drow) che, come tutti gli umani, ripudia il mondo Drow in ogni sua forma. Mondo che però scorre anche nelle sue vene …
L’idea della Troisi è davvero interessante, rimescola infatti in chiave fantasy alcuni dei problemi che affliggono la nostra società. Problemi quali la paura del diverso, spinta quasi al razzismo, l’inquinamento e gli eco-disastri commessi dalle grandi industrie, i quali si ripercuotono poi con conseguenze devastanti sulla salute della gente.
Il libro è davvero breve e, forse per scelta della stessa autrice, molte questioni e passaggi narrativi sono poco più che accennati, così come manca la caratterizzazione della maggior parte dei personaggi, togliendo in questo modo un po’ di sostanza alla storia.
“I Dannati di Malva” è tuttavia un tentativo ben riuscito di parlare di problematiche sociali/etiche a noi vicine usando un genere dove solitamente il male è rappresentato da “un nemico a cavallo di un drago” (attenzione dico questo premettendo che quest’ultimo è un genere che io adoro … ).
Che dire quindi? Se volete leggere un fantasy diverso dal solito o se conoscete la Troisi solo per le sue opere legate al “Mondo Emerso” o “La Ragazza Drago”, provatelo. Se invece siete puristi e fanatici delle belle e classiche fantasy story, beh … dateci un occhio comunque.
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A me è piaciuto.
Sebbene non mi abbia fatto "impazzire", non trovo molto da ridire per quanto riguarda questo libro. Non importa il numero delle pagine perché, sebbene sia breve, in un certo senso il racconto è interessante. Il finale è un po' scontato ma non troppo (ormai so come opera la Troisi nei suoi libri), c'è sempre quell'impronta della scrittrice indistinguibile che ti fa dire "ecco questo libro è della Troisi". E' un libro scorrevole e piacevole da leggere, poco descrittivo (Licia non si sofferma sull'aspetto dei personaggi e poco sulla descrizione dei luoghi) ma ugualmente coinvolgente. Ci sono alcune parti dove s'intuisce qualcosa ma non rovinano la sorpresa del finale. :) Lo consiglio perché sinceramente, come ho già detto, è piacevole da leggere.
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Finalmente un unico libro!
Mi piace la Troisi, non la amo ma la ammiro, grande capacità di inventare geografie complesse e trame avvincenti.
Ho apprezzato la saga delle Cronache e La ragazza drago, mi mancano le Leggende e le Guerre.
Ma non amo il fatto che dei libri escano in momenti diversi, mi spiego: I dannati di Malva è UNICO, non ha un seguito e questo mi piace.
La mia memoria non è delle migliori, per cui leggere il seguito di un libro a distanza di tempo mi crea non pochi problemi. E' bella la suspence, ma poi...
Quindi, tornando a I dannati, lettura sempre scorrevole e accattivante, veloce e semplice. Ma ho preferito i personaggi delle altre saghe.
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Altry fantasy
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Una sorpresa
Una vera sorpresa. penso che sia addirittura uno dei libri più belli della Troisi. Certo dando una prima occhiata non si direbbe, perché si presenta come un libro di non molte pagine e nonostante la trama possa piacere non è difficile chiedersi come in uno limite così ristretto si possano approfondire vari argomenti, e in effetti molti punti sono appena trattati e molte domande possono affollare la testa mentre si legge questo libro. Non è un male, anzi forse la mancanza di descrizioni o di spiegazioni di svariate pagine coinvolge di più un lettore. Ognuno dopo aver finito questo libro penserà a qualcosa di diverso. Ci saranno molte persone che penseranno che sia un introduzione, una sorta di prequel ad una nuova saga ed a un nuovo mondo; altre lo vedranno come un libro scritto così tanto per fare; altri ancora penseranno a miriadi di altre cose diverse fra loro e per ora nessuna elimina nessun altra, proprio a causa della mancanza di dettagli.
Il libro si svolge nella super avanzata città di Malva, una delle città principali di un mondo o uno stato, ma non la capitale. Malva è circondata da una foresta dove vivono dei "selvaggi", i Drow che amano stare a contatto con la natura. purtroppo però non possono starsene in pace perché i "Malvani" si sono presi il compito di "civilizzarli". Come? Mandandoli a spaccarsi la schiena come schiavi nei bassifondi di Malva per mantenere attive le macchine che "muovono" la città. Si creano così due fazioni da una parte gli uomini che detengono il potere, dall'altra i Drow che lavorano per loro (uhm mi ricorda qualcosa...). Nel mezzo si trova Telkar metà Drow e metà uomo. In una serie di assassinii ai danni degli uomini Telkar ne vede la possibilità di riscatto, decide così di andare nei bassifondi e indagare. Ma qua troverà una situazione diversa da quella che si aspettava...
Complessivamente la trama da fantasy eco-ambientale e in questo mondo così lontano dal nostro troveremo molte similitudini.