Hyperversum next
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Phoenix vs. Clois
Alex, Phoenix, giorni nostri, vs. Marc, Clois, Francia 1233.
Sicuramente un bel salto temporale ricco di avventure sulle quali tutti abbiamo fantasticato almeno una volta: come sarebbe la nostra vita in un'epoca diversa? come ci comporteremmo con abitudini, usi e costumi completamente differenti dai nostri? come comunicare senza computer, cellulari e wi-fi perennemente disponibili anche negli ancoli più remoti del pianeta?
Domande ragionevoli che Alex, la co-protagonista di questo libro non ha avuto il tempo di porsi, catapultata com'é direttamente nel Medioevo più profondo, grazie, o per sfortuna, al gioco Hyperversum Next, seguito di quello con cui giocavano vent'anni prima Daniel e Ian, protagonisti dei precedenti volumi.
Li ritroveremo anche in questa storia, sotto spoglie diverse, ma con lo stesso carisma, mentre Alex, giovane e atletica ragazza maschiaccio del XXI secolo si batte per la sua vita e per sopravvivere nel 1233, dove incontra Marc de Ponthieu, aitante nobile a caccia di guai, che sembra condividere il suo stesso destino, nonostante le chiare diversità fra i due.
Piuttosto ovviamente, tra i due nascerà del tenero e insieme andranno incontro a rocambolesche avventure e a un bel finale che conclude il libro in maniera definitiva.
La trama é molto semplice e anche piuttosto poco originale: una ragazza in difficoltà che viene salvata dal cavaliere di turno e di cui poi si innamora.
Il ritmo del racconto é buono, fa venir voglia di continuare a leggere e il volume permette di andare in modo spedito e di finire il libro in poco tempo, soprattutto per scoprire cosa succederà nel momento in cui Daniel, il papà di Alex, tornerà nel Medioevo per riportarla a casa, al proprio posto.
Ho trovato la trama un poco banale e l'approfondimento dei personaggi superficiale, troppo stereotipato; cio' non toglie che sia un libro piacevole e scorrevole, soprattutto per chi ha letto i tre volumi precedenti, che narrano le vicende di Daniel e Ian, quest'ultimo, a mio avviso, il personaggio più interessante di tutti in assoluto.
Il libro puo’ essere letto in maniera autonoma rispetto agli altri tre, in quanto auconclusivo e narrato da punti di vista differenti, ma il mio consiglio é di approfondire meglio il mondo di Hyperversum, leggendo anche la trilogia precedente composta da : « Hyperversum », « Hyperversum, Il falco e il leone » e « Hyperversum, Il cavaliere del tempo ».
In questo modo si capirà meglio il rapporto di Alex con il padre, il carattere carismatico di Ian e come tutti personaggi si incastrano nella storia finale.
Un libro piacevole se si cerca una lettura leggera e poco impagnativa.
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Hyperversum, Il falco e il leone
Hyperversum, Il cavaliere del tempo
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 4
Un nuovo salto nel passato
Per una persona come me che adora la saga di Hyperversum, e che ha divorato tutto l'operato della Randall, il 'seguito' alla prima trilogia era decisamente un MUST da non perdere; ed ora sono qui, a scriverle brevemente un'opinione di TUTTA LA TRILOGIA: Hyperversum Next, Ultimate e Unknown.
Nel nostro tempo, Alexandra, figlia - senza saperlo - del 'viaggiatore nel tempo' Daniel Freeland, in una giornata noiosa di studio forzata, decide di fare dispetto al padre e si mette a rovistare e creare caos nella stanza privata dell'uomo. Non contenta di aver rimescolato documenti, libri e scartoffie, decide di accendere e usare il vecchio computer all'angolo, dove è installata la versione di Hyperversum che ha permesso al padre di viaggiare nel Medioevo. Alex, inconsapevole dei 'poteri' di quel gioco, incomincia una partita e, come la sua famiglia in precedenza, si ritrova catapultata nel medioevo francese, A.D. 1233, da sola e senza la minima idea su cosa fare. I guai per lei cominciano da subito ma per fortuna, senza saperlo, la sua strada incrocia quella di un cavaliere molto familiare, e da lì inizieranno molte altre avventure.
Intanto va detto che se si è già letta la prima trilogia di Hyperversum, la sostanza della storia è simile: tornei, battaglie, sotterfugi, vita di corte e tutto ció che ha reso la prima saga entusiasmante, si ritrova anche qui. A qualcuno potrebbe sembrare la solita solfa già sentita, ma personalmente ho letto questi libri proprio per questo motivo: sapevo cosa avrei comprato e cosa aspettarmi dalla narrazione. Il mio unico interesse era sapere come sarebbe proseguita la vita dei personaggi, le loro storie, e quindi ho amato anche questa trilogia. I libri sono ricchi di colpi di scena (o meglio, guai), missioni di salvataggio, indagini, intrighi, amicizia, onore e lealtà, insomma tutto quello che ci si aspetta dal periodo medievale. Anche se ci sono diversi passaggi sembrano déjà-vu e un po' naïv (soprattutto agli occhi di una 25enne che ha letto per molti anni), la lettura è fluida ed entusiasmante, con una trama lineare facile da seguire.
Lo stile di scrittura è semplice e diretto, sebbene pieno di termini tecnici riguardanti l'architettura e i paesaggi, il che dimostra la buona informazione dell'autrice. In questa trilogia ci sono molti meno fatti e personaggi storici, ma l'ambientazione resta fedele ed è quindi verosimile per il lettore fare un salto nella 'vera' Europa medievale - o quelle che allora erano Francia, Fiandre e Inghilterra.
Questa trilogia è indipendente dalla prima, sebbene collegata, quindi per chi magari non
conosce 'le origini' può essere una novità, una piacevole sorpresa.
Per me che invece sono 'amica di vecchia data', un nuovo viaggio nel medioevo romanzato della Randall è stato un passatempo rilassante e appassionante. E anche se definirei i testi dell'autrice per ragazzi, io continuo ad apprezzarli nella loro semplicitá.
Consigliato
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“Vuoi ballare con me?”
E’ tutto un po’ forzatamente eccessivo, ma leggo le pagine con voracità riconoscendo luoghi mai dimenticati.
Quanto mi siete mancati Ian Maayrkas, Jean Marc de Ponthieu, Daniel Freeland…e quando finalmente non ci speravo più, eccomi nuovamente catapultata da Phoenix, Arizona, Stati Uniti d’America a Clois, XVIII secolo, nella Francia nord-occidentale.
Le vicende vedono protagonista la figlia di Daniel, la diciassettenne Alex, che nella biblioteca di casa si imbatte in antico volume miniato gelosamente custodito, nel cui interno è nascosto un appunto con un accesso e una password. Curiosa di scoprire cosa si celi dietro questo enigmatico ritrovamento, avvia il computer del genitore, e, pur sapendo di violare una rigida regola, fa partire il videogioco diventato un vero cult: Hyperversum Next: famoso per la capacità di ricreare, come fosse vero, il mondo medievale nel quale si viene catapultati giocando.
La partita ha inizio, e anche la realtà virtuale, resa realistica grazie al visore 3D e ai guanti in fibra ottica. Tutto appare molto noioso ma improvvisamente l’odore del sangue diventa insopportabile! L’armadio nel quale è rinchiusa e che doveva essere solo una realistica finzione, non appare più tale. Alex sente sotto le dita il legno ruvido. Si tocca il viso con le mani. Il visore 3D non c’è più.
Prigioniera. Claustrofobia. Vertigini. Panico. Terrore. Catapultata nel tempo e nello spazio..
Dal punto di vista stilistico le forzature commesse sono forse troppe. Il tono con il quale Alex si rivolge ai cavalieri e agli scudieri appare davvero eccessivamente moderno; ma il romanzo è così tanto godibile che sono disposta a passarci su. Tuttavia non posso non chiedermi come mai Alex non venga condannata per stregoneria….
A Saint Germain nella Francia nord-occidentale, nell'anno 1233, rivedo il conte cadetto Jean Marc de Ponthieu soprannominato Falco del Re e suo figlio Marc, il conte Henri de Grandpré amico del Falco e tutore di Marc, il conte Guillaume de Ponthieu, Isabeau de Montmayeu, Conte Henri de Bar, Conte Henri de Grandprè, Conte Entienne de Sancerre…tutte mie care vecchie conoscenze.
La storia è travolgente, i personaggi descritti in modo fantastico, le avventure narrate nei più piccoli dettagli e mi sento io stessa catapultata in quel mondo, in quegli abiti, in quegli usi, in quei mille pericoli…il ritmo è serrato e non posso fare a meno di calarmi in quel medioevo e lasciar passare anche qualche azzardo narrativo di troppo.
E allora…indosso l’usbergo da cavaliere, lo scudo, la spada, infilo il lungo pugnale nella cintura e mi sento pronta e felice di ricominciare questa favolosa avventura.
Buone prossime letture a tutti.
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Un passaggio di testimone ben riuscito.
La sedicenne Alexandra Freeland, costretta in casa per colpa dell’ ennesima insufficienza di fisica, si imbatte in una versione antiquata di Hyperversum, un videogioco di culto famoso per la veridicità con cui vengono ricreate le ambientazioni medievali. Proprio come era successo ai suoi genitori e ai loro amici vent’anni prima, ben presto si ritrova catapultata nella Francia del XIII secolo. Il gioco, che fino a un momento prima era stato oggetto di ammirazione per la sua ricostruzione minuziosa dei particolari, si trasforma in un incubo e Alex si trova a dover combattere per la sua stessa vita.
Durante la fuga incontra Marc, il figlio diciottenne del Falco del Re, alle prese con l’ennesima punizione dovuta alla sua ultima bravata. I due, pur vivendo in epoche diverse, sono più simili di quanto ci si possa aspettare: entrambi hanno paura di non essere all’altezza delle aspettative dei rispettivi genitori e non si sentono compresi appieno.
Affronteranno insieme numerose avventure e finiranno con l’innamorarsi l’uno dell’altra; è quindi presente, anche se in misura ridotta, l’aspetto romance che però non va a surclassare il filone principale della storia.
I personaggi sono ben descritti, si arriva a conoscerne pregi e difetti, paure e punti di forza; risulta facile affezionarcisi e comprenderli appieno. Vedere Ian, Daniel nei panni dei genitori mi ha resa decisamente nostalgica: ho gradito il passaggio di testimone tra Daniel e Alex e tra Ian e Marc e il fatto che l’autrice li abbia reinseriti nella storia. Ho apprezzato anche il fatto che non si sia dimenticata di personaggi secondari quali Henri de Bar e Etiénne de Sancerre: i loro figli infatti (rispettivamente Laurent e Nicolas) hanno un ruolo rilevante nella vicenda.
Ancora una volta Cecilia Randall è riuscita a stupirmi e a farmi apprezzare il mondo medievale. Mi sono sentita parte del libro, perfettamente in linea con Alex e il suo stato d’animo, a tal punto che avrei voluto che la storia durasse molto di più.
E’ un libro di facile lettura e scorrevole; l’autrice è riuscita a non cadere nella pesantezza in quanto le descrizioni non sono né soporifere, né eccessivamente complesse. E’ stata inoltre in grado di mixare perfettamente la narrazione, le descrizioni e i dialoghi rendendo il tutto molto piacevole.
Hyperversum next è uno spin off davvero all’altezza dei suoi precedenti; senza ombra di dubbio merita di essere letto.
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Hyperversum- Il falco e il leone
Hyperversum- Il cavaliere del tempo
La nuova generazione Hyperversum
"Hyperversum Next" come dice la stessa Randall non è da considerarsi come il 4° libro della serie ma è molto altro, si perché qui viene raccontata la storia ben 20 anni dopo l'ultimo episodio narrato nel libro precedente.
E' vero che ritroviamo i vecchi personaggi come Ian , Daniel, Isabeu ma la storia si concentra molto sulle nuove leve come appunto Alex e Marc.
La Randall non ci fa mancare nulla: pathos, avventura, inseguimenti, duelli, batticuori e giovani amori.
Non so Voi ma io mi sono innamorata di questa storia, vi immaginate lo sconcerto di Alex nel ritrovarsi nel vero Medioevo a lottare contro dei criminali mentre l'attimo prima il suo unico pensiero al mondo consisteva nello studio di una materia antipatica come la fisica ?
Una delle cose belle secondo me è che la scrittrice ha saputo creare un personaggio come Alex molto veritiero, è una ragazza normale che si ritrova suo malgrado nei guai e che nonostante la paura affronta al meglio delle sue possibilità il pericolo, certo con una buona dose di incoscienza e coraggio dettato dalla paura .
Si ritrova in un mondo completamente diverso da suo, ma rimarrà fedele a se stessa e nonostante tutto si innamorerà perdutamente di quel ragazzo incontrato per caso senza averlo preventivato, un ragazzo così diverso da quelli della sua scuola molto più superficiali e frivoli.
Marc a 18 anni è ormai quasi un uomo soprattutto per la sua epoca e aspira a diventare un cavaliere come il padre nominato "Il Falco del Re" ma ha un carattere impulsivo, coraggioso e impetuoso, si butta a capofitto nelle imprese noncurante dei problemi che le sue azioni possano scatenare, e l'incontro con la bella Alex farà uscir fuori anche il suo lato possessivo e più primitivo, si innamora di lei per il suo coraggio e il suo carattere forte e diretto così diverso dalle dame altolocate che invece ha sempre avuto vicino.
Hyperversum Next è un turbine di azione, avventura e sorprese , una volta iniziato il libro non sono riuscita a staccarmi se non alla fine , inoltre le ricostruzioni storiche sui tornei medioevali sono tutti molto dettagliati così come i duelli e non vi nego che questo aspetto mi ha veramente stupita, perché sono poche le scrittrici che riescono nell'intento di saper descrivere un duello rendendolo vivido , avevo quasi il batticuore !
Per quel che mi riguarda questo libro è fantastico e se avete letto i precedenti libri della serie sono sicura che non ve lo lascerete sfuggire, ma se anche non avete ancora avuto il piacere allora posso assicurarvi che vale la pena di leggerlo anche perché Hyperversum Next è un libro autoconclusivo ;)
Io spero vivamente ce ne possa essere un altro ma chi lo sa ?
Buona lettura