Narrativa italiana Fantasy Black Friars. L'ordine della spada
 

Black Friars. L'ordine della spada Black Friars. L'ordine della spada

Black Friars. L'ordine della spada

Letteratura italiana

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La presentazione e le recensioni di "Black Friars. L'ordine della spada", opera di Virginia de Winter pubblicata da Fazi Editore. E' un fantasy più romance medievaleggiante (ma anche rinascimentaleggiante, con “tocchi”, qua e là, che richiamano ‘600, ‘700 e anche ‘800), “intriso” di atmosfere gotiche di quasi settecento pagine. In esso si sviluppano le vicende di Eloise Weiss, una discepola della Scuola di Medicina, e le sue relazioni con il Princeps dello Studium Axel Vanderberg e il vampiro antico e potente Ashton Blackmore. Ma oltre a loro nel libro troveranno spazio confraternite, fede, irrazionalità, poteri soprannaturali, casate antiche, uomini, eroi, demoni e redivivi. E, soprattutto, una spettacolare ambientazione.



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Black Friars. L'ordine della spada 2013-10-30 13:34:41 Cathy
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Cathy Opinione inserita da Cathy    30 Ottobre, 2013
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Originale, dark, coinvolgente

Eloise Weiss, studentessa di medicina presso lo Studium della Vecchia Capitale, sta rientrando al proprio collegio la sera della vigilia di Ognissanti. L'intera città si prepara ad affrontare l'unica notte dell'anno in cui si aprono i cancelli del Presidio, un'isola nel cuore della Vecchia Capitale dove sono segregate delle entità maligne che si manifestano all'occhio umano sotto forma di nebbia. In seguito ad un accordo stabilito in un lontano passato, queste creature sono confinate nel Presidio tutto l'anno ad eccezione della notte di Ognissanti, quando dal tramonto all'alba hanno il permesso di vagare indisturbate per la città. Ma Eloise si attarda per le strade e a notte inoltrata viene aggredita da alcuni loschi personaggi. Al disperato grido di aiuto della ragazza risponde Ashton Blackmore, un vampiro centenario che si risveglia dal suo lungo sonno al richiamo della mente di Eloise. Ha inizio così un’avventura che coinvolgerà Ashton, Eloise e molti altri personaggi, tra i quali il coprotagonista Axel Vandemberg, principe ereditario della corona del regno di Aldenor.
L'Ordine della spada è il primo volume della saga di Black Friars, una quadrilogia fantasy gotico-romantica nella quale questi tre elementi si combinano perfettamente. La vicenda è ambientata in una società di impianto medievale (basta pensare alla struttura dell'universitas frequentata dai giovani protagonisti, alla presenza di corporazioni delle arti e dei mestieri, alla rigida divisione della società in caste, al ruolo dominante svolto dalla Chiesa e dalla religione), ma presenta anche caratteristiche proprie dell'età moderna negli usi e nei costumi. Un'ambientazione che pur avendo il sapore di altri tempi risulta fresca ed originale grazie ad un sapiente tocco di dark che colloca la storia nel filone del gothic fantasy: notti tempestose, cimiteri, demoni, spiriti e malefici. Essa presenta rimandi storico geografici ben precisi, per lo più italiani: la Roma dei papi, la Repubblica di Venezia, Bologna e il suo Studium medievale, la più antica università d’Europa. L'autrice, infatti, è italiana e scrive con uno pseudonimo. Una pagina dopo l’altra emerge lentamente un intero mondo tracciato da pennellate minuscole e aggraziate, che si delinea in ogni aspetto, storia, tradizioni, credenze, usi e costumi, e si arricchisce di particolari fino ad acquisire una fisionomia a tutto tondo.
La prosa di Virginia de Winter, barocca, elegante, forbita, spesso minutamente descrittiva e ricca di metafore, si sposa benissimo con l’ambientazione, condividendo quel sapore "antico" che permea la storia. Può risultare un po' pesante per chi fosse abituato a letture più leggere, ma se le si concede il tempo di diventare una voce familiare, finisce con l'ammaliare il lettore e coinvolgerlo nella storia al punto che chiudere il libro e tornare alla realtà risulta difficile e sgradevole come un risveglio improvviso.
In questo affascinante mondo trova posto una trama ricca di originalità; essa ruota intorno ad un evento fondamentale, la Rivolta, uno sconfinamento delle creature del Presidio che si è verificato sedici anni prima degli eventi narrati e che ha sconvolto gli equilibri sacri e profani del Vecchio Continente. Da allora le nebbie del Presidio evadono sempre più spesso dal territorio che è stato loro assegnato, infiltrandosi nel mondo degli umani e causandone la lenta, inevitabile corruzione; per le strade della Vecchia Capitale si percepisce una sensuale atmosfera decadente e di perenne disfacimento nel profumo di fiori morenti che accompagna i vampiri, nelle residenze reali in rovina, nelle nobili famiglie annientate e decadute.
Spiriti, vampiri di nobile stirpe, duelli, misteriosi cavalieri mascherati, monaci guerrieri, intrighi e congiure di palazzo si intrecciano dando vita ad un disegno tanto complesso quanto armonico, nel quale dettagli, episodi, personaggi apparentemente secondari si rivelano infine di importanza cruciale. I temi consueti del genere fantasy sono trattati con una freschezza impressionante, seppure nel rispetto della tradizione. In particolare, in Black Friars i non morti tornano agli antichi splendori: autentiche creature della notte letali e seducenti, dotate di una bellezza aliena e di poteri speciali che si tramandano nelle loro stirpi, pronti ad uccidere, nutrirsi di prostitute compiacenti e manipolare gli umani per tessere i propri intrighi. Tutti i personaggi, umani e non, pur avendo caratteristiche ben delineate che rendono ciascuno di essi immediatamente riconoscibile, appaiono al contempo enigmatici e mai prevedibili, capaci di suscitare dubbi e sentimenti contrastanti.
Cuore pulsante della trama è il rapporto tra i due personaggi principali, Eloise Weiss ed Axel Vandemberg, improntato all'originalità come il resto della storia, ma anche alla cura dei dettagli e all'approfondimento psicologico. Un rapporto complesso, enigmatico e sfuggente che lascia con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina nel desiderio di comprenderne i segreti. Attraverso gesti, sguardi, parole e brandelli di ricordi, i contorni di questa relazione diventano a mano a mano più chiari e definiti, mantenendo sempre vivissima la curiosità del lettore. E il ricco background e l'intensità e profondità di sentimenti che accompagnano la storia di Axel ed Eloise contribuiscono a renderla viva e pulsante, come l'intera trama, come ogni personaggio che popola queste pagine indimenticabili.

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Black Friars. L'ordine della spada 2013-07-14 17:22:19 Sam93
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Sam93 Opinione inserita da Sam93    14 Luglio, 2013
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Indecisione

Questo è un libro che, o lo si ama, o lo si odia. Io sono ancora adesso estremamente indecisa. perchè ha l'enorme pregio di catturare il lettore, ma d'altra parte ha dei difetti. In effetti, ogni aspetto di questo libro ha pregi e difetti, perciò eccoli (secondo il mio punto di vista, ovviamente):

- lo stile dell'autrice: lo adoro, è un piacere quasi fisico vedere uno stile di scrittura cosi bello, fine, lo si poteva assaporare con gli occhi. L'autrice sa trasmettere le emozioni giuste nel momento giusto, sa far appassionare il lettore, fargli rodere il fegato, ridere, odiare e amare insieme. Axel è l'emblema di questo: le prime 30 pagine è odio assoluto, che poi diventa amore, che poi a tratti è odio, ma è anche compassione e comprensione. D'altra parte, è vero anche che uno stile cosi pomposo e minuzioso, all'inizio fa entrare nel mondo di black friars, mondo vittoriano e gotico insieme, ma dalla metà del libro in poi, ogni metafora, similitudine e paragone sono di troppo. Un esempio: la scena in cui il comandante della guardia del cardinale tenta di uccidere Eloise e Axel doveva essere una scena importante, tuttavia, leggendo quelle pagine ci si perde nella descrizione della mano inanellata di de Plessy, poi in quella della pallottola che quasi colpisce la protagonista. Sono tutte descrizioni bellissime, ma che non danno l'idea complessiva di ciò che succede, che in un combattimento è fondamentale.

- I personaggi: anche qui, o li odi, o li ami.
Parlando di Eloise, posso dire che è un esemplare di umano discretamente stupido. L'uomo che ami e con cui sei cresciuta ti maltratta per mesi interi, facendoti chiaramente capire che ti odia e tu che fai? Non solo continui ad amarlo (che per carità, ci sta), ma dopo che per cinque anni non lo consideri minimamente, appena la tua vita mostra un cenno di cambiamento, in un mese e mezzo torni tra le sue braccia. Forse sono esagerata io, ma uno che in cinque anni non si pone nemmeno il problema di farsi perdonare, fa l'arrogante e mi rinchiude in una cella, non si merita nemmeno un minimo di considerazione. O quanto meno si merita di soffrire le pene peggiori per riavermi al suo fianco. Un esempio memorabile: i due stanno più o meno insieme, ma lui comunque la fa rinchiudere in cella per evitare che veda un vampiro, che potenzialmente la potrebbe mettere in pericolo (anche se è abbastanza chiaro che se la caverebbero). Ora, se mi dicessero: "lui è andato con il vampiro al tuo posto", risponderei all'incirca "spero che si faccia molto male, cosi impara a rinchiudermi qui". Eloise, però, che fa? Evade per andare da lui a salvarlo. Boh! Masochismo puro, questo.
Axel... Beh, è il classico bello e tenebroso, che cerca di starle lontano, poi cerca di riavvicinarsi, cerca di conquistarla (anche rinchiudendola in una cella, per poi mandarle delle rose (?) ). La chiama "la mia fidanzata" da metà libro, quando quasi non si parlano ancora.
Ashton: è un vampiro, è bello, affascinante e non c'è nessun triangolo d'amore con lui, il che è ottimo. Inoltre, è fortissimo e governa le ombre (figata!!). A differenza di Axel, che trovo troppo incostante, Ashton mi è piaciuto molto, per il background, il suo stile pungente e i suoi superpoteri.
Una nota di merito per il padre di Eloise, che compare in due scene, ma che già amo. "o mia figlia, o il regno": cosi si fa, fratello!

- La storia d'amore: è estremamente coinvolgente ed è buono, ma è anche molto breve. Passano 300 pagine di seghe mentali, poi si mettono insieme (anche se con vari intermezzi di dubbi e litigate). Quello che mi fa strano è che dopo 5 anni di nulla assoluto, comincino a parlare perchè axel fa il ficcanaso negli affari di Eloise e tornino insieme in un mese e mezzo. Per altro, il motivo per cui Axel ha maltrattato Eloise tutto quel tempo non è svelato, anzi, lui le chiede fiducia, perchè l'ha tradita, ingannata e allontanata per un buon motivo che non le può raccontare: lei si fida... ok.

- Il mistero: era una buona idea, alla fine la trama si dipana in maniera perfetta, il problema è che nelle prime 300 pagine, questo mistero che coinvolge tutti i protagonisti, in maniera più o meno diretta, sembra un intermezzo tra una fantasia mentale e l'altra di Eloise. Cosi finisce che accadono episodi e si incontrano personaggi cui non si da la minima importanza e che quindi si dimenticano, ma che diventano poi fondamentali sul finale.

Infine, è un libro lento. Bisogna superare l'ostacolo delle prime 300 pagine, che coinvolgono tantissimo, ma in cui non succede fondamentalmente niente. Superate quelle, però, si arriva in fondo in un battibaleno. Vale la pena di essere letto anche solo per le ultime 100 pagine, che trovo magistrali.
Sono indecisa sul valore effettivo di questo libro, ma leggerò fiduciosa il prossimo capitolo della saga.

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Fantasy e a chi piacciono le storie con atmosfera gotica, o con parecchio romanticismo
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Black Friars. L'ordine della spada 2012-08-31 13:19:37 Sara S.
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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    31 Agosto, 2012
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Serie "Black Friars" vol. 1

Nonostante la pubblicazione estiva del libro, vi do un consiglio: questo romanzo è da leggersi in inverno, con calma, nei pomeriggi uggiosi, sotto le coperte. Non è una lettura semplice, tanto meno da ombrellone. Sono quasi 700 pagine dense dense, da fagocitare senza fretta. Tenete a mente questi suggerimenti e non ne resterete delusi, perché "L'ordine della spada" è un romanzo che merita, ma leggerlo al momento sbagliato potrebbe essere davvero molto controproducente. E' un romanzo dall'atmosfera oscura, dark, gotica. So che molti romanzi vengono etichettati così, spesso erroneamente. Questo è invece il primo VERO romanzo GOTICO che abbia mai letto. Il mondo ricreato dall'autrice è un mondo assolutamente fuori dall'ordinario e inclassificabile. Un mondo di fantasia, con molte caratteristiche che ricordano il medioevo, ma con vari elementi che possono essere collegati anche ad anni più recenti, come il '700 e l'800. Una commistione di atmosfere ben amalgamata che danno vita ad una ambientazione unica, mai letta! Inizialmente sono rimasta spiazzata, la storia parte senza introdurre nulla, senza dare al lettore nessun punto di riferimento, nessuna spiegazione in merito all'ambientazione e alle dinamiche degli eventi. Si viene come sbalzati bruscamente in questo nuovo mondo di fantasia con la mente intrisa di mille domande e mille curiosità, e le risposte tardano ad arrivare. Solo non dandosi per vinti e continuando a leggere, piano piano si riesce a farsi un'idea (anche se non precisa) dell'ambiente in cui si muovono i personaggi e delle relazioni tra di loro. Ma non è un passaggio immediato, anzi, ci sono varie dinamiche che rimangono oscure per molto tempo, per poi essere chiarite solo nella seconda metà del libro. Non bisogna avere fretta di capire, la regola per apprezzare questo romanzo è di godersi la storia per quello che ci viene offerto, senza arrovellarsi il cervello cercando di capire ciò che ancora non è stato detto.
Un altro punto dolente, che sicuramente penalizza molto il potenziale del romanzo è lo stile di scrittura esageratamente ampolloso che ci viene proposto dall'autrice. Intendiamoci, a me non piacciono gli stili di scrittura scarni e telegrafici, non riesco a trovare empatia con la storia quando le descrizioni sono avare di dettagli, ma qui siamo davanti alla situazione diametralmente opposta. Le descrizioni sono davvero eccessive, un tentativo di fare poesia, inserendo in ogni frase una miriade di metafore e similitudini assurde. Il risultato è che durante tali lunghissime descrizioni è facile perdere completamente il filo del discorso, arrivando alla fine della lunghissima frase e chiedendosi: "ma di cosa si stava parlando?". Non voglio dire che l'autrice scrive male, perché ha uno stile particolarissimo e accattivante, però credetemi che leggere 700 pagine con questo stile e prestare attenzione a tutto è un'ardua impresa. Fosse stato un libro di 100 pagine avrei potuto sopportarlo e l'avrei adorato, invece con tutte queste pagine mi sono ritrovata ad un certo punto che la mia mente si rifiutava di prestare attenzione alle metafore e badava solo ai contenuti, saltando in automatico le descrizioni più pesanti.
Spero di non aver scoraggiato nessuno dopo queste premesse, perché comunque, nonostante i difetti, nonostante il libro sia oggettivamente un po' pensate e poco fluido, la storia al suo interno è davvero ottima! E' un romanzo avvincente, ricco di mistero e fascino gotico, al suo interno si trovano personaggi carismatici e interessanti. Inoltre la trama è strutturata in maniera impeccabile, non mancano scene ad alta tensione e azione, ma non mancano anche scene più pacate e piacevoli. Il tutto collegato da una storia d'amore e passione davvero diversa dal solito, capace di emozionare anche i lettori che come me non sono attratti dal romance.
"Black Friars - L'ordine della spada" è in definitiva un libro che mi ha dato del filo da torcere, lo avrei preferito con uno stile più fluido (e avrei dovuto evitare il periodo estivo e le vacanze per affrontarlo) ma al tempo stesso mi è estremamente piaciuto. Nel panorama fantasy e urban fantasy degli ultimi anni è uno dei pochi romanzi che mi sento di salvare perché si distanzia notevolmente da tutte le banalità che ammorbano il reparto fantasy delle librerie.

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Consigliatissimo a tutti coloro che amano le atmosfere GOTICHE, dark, misteriose e d'altri tempi, pur mantenendo il fascino del fantasy. Lo sconsiglio a coloro che vogliono intraprendere letture veloci e scorrevoli, perché è un romanzo che va affrontato con TUTTA LA CALMA DEL MONDO.
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Black Friars. L'ordine della spada 2011-06-04 22:13:17 patty81
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patty81 Opinione inserita da patty81    05 Giugno, 2011
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parole parole parole

Spaventosamente prolissa,la De winter, che a 20 anni si bea della propria conoscenza dell'italiano...et voilà,virtuosismi cartacei di ogni sorta,dove ogni granello di polvere dà lo spunto per elaborate similitudini, metafore e tutte le altre figure retoriche e chi più ne ha ,più ne metta. Per carità, saper scrivere in maniera così poetica è sicuramente una grande abilità ,ma questo va a discapito della storia,che avrebbe bisogno di più linearità,meno fronzoli...a volte troppe descrizioni e aggettivi invece di arricchire tediano il lettore.
Da semplice lettrice credo che il contenuto del libro sia abbastanza buono ,purtroppo questi tecnicismi hanno bloccato quella scrittura "di pancia", come la chiamo io, che secondo me dà tante emozioni: Eloise ,giovane studentessa di medicina, si scopre cacciatrice di demoni,in un mondo dove la Chiesa convive con le creature soprannaturali,mentre il suo cuore è combattuto tra un solare(!) vampiro e un tenebroso principe umano. L'ambientazione spazio temporale è comunque buona,ma si vede che la scrittrice è alle prime armi,e a volte vuole descrivere un vissuto che non le appartiene ancora o le è sconosciuto,e quindi anche quella sottile sensualità che avrebbe giovato a un romanzo del genere va a farsi benedire.
Non voglio essere troppo dura, perché la De Winter potrebbe essere una bella sorpresa per il futuro...ammesso che si lasci guidare di più da emozioni "vere"

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a chi ama il gotico fantasy,ma sarà difficile da seguire
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Black Friars. L'ordine della spada 2011-04-12 08:10:20 Lutethia
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Opinione inserita da Lutethia    12 Aprile, 2011

unabellissima sorpresa italiana

E' un libro bello e intelligente forse un pò faticoso da seguire a volte, ma mi è piaciuto moltissimo. Avevo pensato a una scrittrice straniera, inglese, ma ho visto che invece è italianissima e sa usare la nostra lingua.
Eloise è un medico che può controllare i demoni e una notte di pericolo incontra Ashton Blackmore un vampiro potentissimo e antichissimo che la salva e, in cambio, lei promette di aiutarlo a trovare una persona scomparsa e importantissima per le sorti della "Vecchia Capitale" e del Presidio.
Con Virginia De Winter si ritorna al vampiro "classico" quello alla Rice, per capirci, lo stile è aulico e "barocco" con tantissime descrizioni (troppe forse) che fanno sentire "dentro" il libro. I personaggi sono tanti e meravigliosamente tratteggiati. Non ci si può distrarre mentre si legge quindi è sconsigliato se si cerca una lettura "leggera" e molto semplice. La trama è complicata e piena di sorprese, il modo in cui è raccontata pieno di humor (anche nero) e di passione.
Non vedo l'ora di leggere il seguito!

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j.carey d.gabaldon s.mayer intervista col vampiro scelti dalle tenebre la regina dei dannati
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Black Friars. L'ordine della spada 2011-04-01 22:05:56 Valentina
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Opinione inserita da Valentina    02 Aprile, 2011

bello!

A me è piaciuto moltissimo! Mi sono letteralmente fatta trascinare in un mondo fantastico con una bella storia per niente scontata e dei bei personaggi dotati di una buona dose di humour e sarcasmo! L'unica pecca di questo libro è che ci sono troppe descrizioni che in alcuni punti rallentano troppo la lettura, a me è capitato di dovrer rileggere dei passaggi perché alla fine della descrizione avevo perso il filo della trama.
Non vedo l'ora di proseguire con questa saga!

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Black Friars. L'ordine della spada 2010-11-27 20:03:05 Asfe
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Asfe Opinione inserita da Asfe    27 Novembre, 2010
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Tedioso e personaggi perfetti: bocciato.

Devo essere sincera? Uno dei peggiori libri che abbia mai letto. Sarò onesta: in alcune parti l'ho letteralmente sfogliato e a volte saltavo paragrafi interi. A momenti mi addormentavo sulle pagine alle cinque del pomeriggio: lo stile risulta fin troppo pomposo, alcuni lo definiscono "barocco" ma io credo sia più adatto il termine "tedioso"; metafore bizzarramente elaborate in un modo che a quanto pare capisce solo l'autrice (ma neanche), molti paroloni belli e ricercati ma che sembrano essere lì solo per caso.
In pratica la lettura è inesorabilmente ferma, devi leggere dieci volte una pagina per afferrarne il senso nascosto fra la descrizione del graffio sulla mattonella e i sentimenti inspiegabilmente contraddittori della protagonista... sempre che c'è, il senso, o la De Winter se l'è dimenticato di inserire nel tentativo di architettare una frase lunga mezzo chilometro.
A quanto pare la De Winter l'italiano lo sa e anche benissimo, l'abbiamo capito, ma ciò non le conferisce la giustificazione per trasformare un romanzo in un vocabolario in stile gotico/ottocentesco.
La ripetività, inoltre, è ovunque: profumi di rose appassite dappertutto, la magnificenza e i fiori comparsi negli occhi VIOLA (viola, sì: l'azzurro, considerato bellissimo per le iridi da tempo immemore, ormai è demodé, non lo sapevate?) del vampiro Ashton Blackmore (co-protagonista), quelli BLU SCURO (!!!) del principe Axel Vandemberg (co-protagonista)... Per non parlare delle prolisse descrizioni di ogni minimo gesto di Eloise Weiss (protagonista)...
Considero ridicoli gli appellativi: Principe del Sangue, Principe dello Studium, Ospedale della Misericordia, Vecchia Capitale... roba che si commenta da sé.
Ed infine, ma non meno importante, vorrei porre l'accento sulla perfezione dei personaggi: la loro bellezza straziante è riportata in ogni singolo rigo, chi con i capelli biondo bronzo (!?) e qualcun'altro dagli occhi turchesi... l'abbiamo capito che a Virginia De Winter evidentemente le piacciono i bei ragazzi, ma deve essere a conoscenza dell'esistenza dei difetti che NON siano essere troppo testardi o impulsivi o sarcastici.
Forse la storia poteva avere uno spunto originale (forse...), ma la De Winter non l'ha saputo affatto sfruttare.

Uno spreco di carta abnorme e vendite dettate più che altro dalla fama che precedentemente l'autrice aveva su Internet per le sue fanfiction e grazie anche ad un'attenta campagna pubblicitaria della Casa Editrice e dei fan che spargevano recensioni veneratrici in ogni angolo del web.

Un gran peccato e una dura delusione, ma è in assoluto da bocciare.
Sconsigliatissimo.

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Black Friars. L'ordine della spada 2010-11-16 09:37:00 sabrinat2601
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sabrinat2601 Opinione inserita da sabrinat2601    16 Novembre, 2010
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Fantasy vampiresco Winteriano

Ottima idea, anche se non proprio originalissima. E' la storia di una ragazza di nobili origini e con un oscuro potere che la notte di Ognissanti risveglia dal regno dei non morti il bel vampiro Asthon. Un mistero, omicidi, creature di un altro mondo, la nebbia, ombre che corrono e oscurano, un principe e amore di una vita che torna a tormentare il cuore della nostra mortalissima protagonista.
Mi è molto piaciuta l'originalità dell'ambientazione: un gotico mondo parallelo al nostro. Delle creature, dei non morti, confinate a vivere in un Presidio dal quale possono uscire nel mondo che li circonda solo la notte di Ognissanti. L'alleanza e la rivalità dei due cavalieri: il mortale e potente Axel dall'oscuro passato e il vampiro Ashton della dinastia dei Blackmore venuti al mondo per proteggere gli umani dalle creature del presidio.
Un triangolo amoroso già letto e già visto, ma con qualcosa di diverso.
La narrazione è molto confusa, difficile da seguire la trama, e forse lo stile troppo arzigogolato e ricercato non aiuta il lettore a godere appieno di questa romantica e avventurosa storia.
Comunque consigliato agli amanti del genere fantasy vampiresco.

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Streghe vampiri non morti non vivi & co.
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