Black Friars. L’ordine della Penna
Letteratura italiana
Editore
Virginia de Winter, pseudonimo dietro il quale si cela una rispettata professionista della borghesia romana, meglio conosciuta sulla rete come Savannah, ama poco parlare di sé. È nata e vive a Roma.
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Fantasmi dal passato
Da quando Sophia Lord ha scoperto di essere in realtà Sophia Blackmore, ultima erede ancora in vita della famiglia reale di Altieres, sterminata diciassette anni prima durante la Rivolta, la sua vita è cambiata radicalmente. Costretta a lasciare i suoi amici e la sua casa, il collegio di Aldenor, per trasferirsi al collegio di Altieres, familiarizzare con il mondo sconosciuto e ostile della sua Nazione di origine, sfuggire ad attentati e lottare contro chi vorrebbe sottrarle il trono, continuamente tallonata da una scorta armata e ridotta ad una semplice pedina da manovrare per ristabilire gli equilibri infranti del Vecchio Continente, Sophia si sente continuamente fuori posto e del tutto impreparata davanti al proprio ruolo. Essere l’ultima erede vivente dei Blackmore non vuol dire soltanto regnare su Altieres, un giorno, ma anche farsi garante della tregua tra le Nazioni e le creature del Presidio, stipulata secoli e secoli prima dalla fondatrice divina della stirpe dei Blackmore.
Come se non bastasse, Sophia viene contrastata apertamente dai compagni di collegio, ostili ad una principessa straniera cresciuta in orfanatrofio, e dal giovane Gabriel Stuart, terzogenito dell’attuale reggente di Altieres e pretendente al trono, che fin dal loro primo incontro si preoccupa di farle sentire quanto sia indesiderata.
Neppure suo fratello Cain, trasformato in vampiro durante la Rivolta, riesce a proteggerla dalle insidie della sua nuova vita, mentre Ashton e Adrian Blackmore, che hanno il compito di salvaguardare la famiglia reale di Altieres, o quello che ne resta, si mostrano freddi, distaccati e più interessati al ruolo di Sophia che a Sophia stessa.
Nel frattempo Axel ed Eloise sono riusciti a riavvicinarsi dopo aver attraversato insieme avventure e pericoli e aver imparato a condividere nuovamente le loro vite, come quando erano bambini. Ma ci sono segreti che Axel non potrà mai rivelare alla donna che ama, non se vuole vederla vivere, e anche dopo aver chiesto ad Eloise di sposarlo continua a nasconderle una parte di se stesso che vorrebbe poter cancellare per sempre. Mentre i segreti incisi a fuoco nella sua anima e sul suo corpo riaffiorano inaspettatamente dal passato, come inquieti fantasmi, neppure la Vecchia Capitale dorme sonni tranquilli: qualcosa o qualcuno disturba l’eterno riposo dei defunti, spingendo i loro spiriti a vagare senza pace nel mondo dei vivi e diffondendo un terrore senza precedenti.
Gli enigmi del passato si intrecciano agli enigmi del presente e la chiave per la comprensione di tutto sembra essere legata al regno di Altieres, allo sterminio della sua famiglia reale, alla misteriosa figura di Clarisse Granville Blackmore, Evocatrice e ultima regina di Altieres, e alle verità che ha portato con sé nella tomba. Tra miti e leggende, oggetti dai poteri misteriosi, amori dimenticati e intrighi di potere, ha inizio un affascinante viaggio nel passato alla scoperta dei fantasmi e dei segreti di Altieres, un viaggio nel quale originalità e capacità inventiva si fondono con la consueta cura dei dettagli, lasciando il lettore con il fiato sospeso in attesa di ricevere finalmente le risposte definitive.
In questo terzo volume della saga di Black Friars il mondo delineato da Virginia de Winter si arricchisce di nuove storie, nuovi misteri perfettamente intrecciati e nuovi personaggi dalla forza sorprendente, capaci di imporsi sulla scena e ritagliarsi uno spazio senza offuscare i vecchi protagonisti, donando alla storia una ventata di freschezza, come la piccola Sophia Blackmore, ingenua, ostinata, ribelle, e Gabriel Stuart, arrogante, altezzoso e determinato ad ottenere ciò che desidera. Mentre nel volume precedente, L’Ordine della Chiave, la focalizzazione si concentra su Axel Vandemberg, qui si torna alla focalizzazione multipla che caratterizza L’Ordine della Spada. E la frequente alternanza dei punti di vista consente non soltanto di familiarizzare con i nuovi personaggi, ma anche di osservare il vivace e complesso panorama degli eventi da più angolazioni, dando al lettore la possibilità di notare sempre nuovi dettagli e conferendo ampio respiro alla narrazione.
Lo stile dell’autrice si riconferma versatile e brillante: la poesia dei momenti romantici si accompagna a scene d’azione incalzanti e ad una giusta dose di ironia che spesso alleggerisce le situazioni senza mai sfociare nell’ostentato o nel ridicolo. Restano intatte l’eleganza e la cura del lessico, che insieme all’atmosfera gotica e medievaleggiante caratterizzano la saga di Black Friars e le conferiscono un ruolo particolarissimo e originale nel panorama del fantasy contemporaneo.
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Bello, ma... (Spoiler)
Questo terzo capitolo di Black Friars è strano. Mi spiego meglio: mi è piaciuto molto, ma ha qualcosa che non mi convince del tutto.
Il punto principale del libro sono i nuovi personaggi e le nuove avventure. La protagonista, qui, passa da Eloise a Sophia, da Axel a Gabriel, che nel primo volume sono stati quasi delle comparse. Abbiamo un sacco di nuovi personaggi, come Fay e Alexandria, madrina Lala e madrina Marta; veniamo a conoscenza di nuovi, interessanti retroscena che riguardano la rivolta e ci immergiamo nel mondo di Altieres, cosi superstizioso e legato ai vecchi culti religiosi (ma non per questo meno reali).
L'autrice sceglie di narrare il mondo di Black Friars, non i suoi protagonisti. Proprio in virtù di questo fatto, può cambiare i protagonisti di ogni libro, per raccontare meglio gli avvenimenti che li legano indissolubilmente ai fatti avvenuti quasi 20 anni prima. Tuttavia, mi ero affezionata moltissimo ad Eloise e ad Axel, ho fatto fatica ad accettare questo cambio di piano, per quanto ne comprenda le ragioni.
Per il resto, stile ottimo, ancora migliorato rispetto ai due capitoli precedenti e contenuto notevole, con una storia nuova, a dispetto del fatto che è il terzo capitolo di una saga (e ci si aspetterebbe un peggioramento, che non c'è). Troviamo, infatti, una Sophia alle prese con la sua nuova identità, che cerca di ambientarsi in un regno che non è il suo, che ha abitudini che non le sono mai appartenute. Tutto questo con la sua storia d'amore sullo sfondo... e anche parecchie scene divertenti. Insomma, secondo me, se la cava brillantemente!
Eccezionale, poi, Bryce nei panni del tutore della principessa, che fa ridere e a volte anche pensare.
Ovviamente, è una lettura estremamente piacevole, per cui però serve concentrarsi per non perdersi nulla. Non sono 5 stelle, ma lo saranno con il quarto volume, ne sono certa!
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L'ordine dalla penna
La saga Black Friars è qualcosa di incredibile! La tendenza, quando si parla di saghe, è che i libri peggiorino (o siano comunque meno interessanti) via via che la saga cresce, in quanto l'autrice tende ad prolungare la storia a discapito dei contenuti, che diventano sempre più banali e prevedibili. Con Black Friars accade l'esatto contrario: ogni libro sembra sempre più bello del precedente! "L'Ordine della penna", (terzo volume della serie se si conta anche il prequel) mi è piaciuto talmente tanto che le quasi 500 pagine le ho divorate in due giorni.
Virginia De Winter non dà tempo al lettore di annoiarsi, non permette di abituarsi ai protagonisti, non permette di assuefarsi alla storia, e questa peculiarità fa in modo che ogni libro sia sempre una sorpresa, un'incognita, nulla può essere previsto: ecco secondo me svelato il segreto di questo clamoroso successo che va controcorrente ad ogni aspettativa!
Nonostante i personaggi principali siano a grandi linee quelli che avevamo già imparato a conoscere nei libri precedenti, e le loro vicende si alternano intrecciandosi, qui la protagonista è Sophia, e buona parte delle attenzioni saranno anche riservate a Gabriel Stuart, che nel vol.1 era stato appena una comparsa. Ci sarà anche Eloise, Axel, Bryce, Ashton, però le parti del libro a loro riservate saranno minori, insomma... in questo libro il lettore approfondirà principalmente ciò che riguarda Sophia e la storia che la riguarda non mancherà davvero di stupire, appassionare, entusiasmare, come mai avrei pensato potesse succedere. Incredibile anche come l'autrice sia bravissima nella caratterizzazione dei suoi personaggi, facendo percepire al lettore forti emozioni contrastanti. Ad esempio non è raro che personaggi inizialmente odiosi si manifestino successivamente talmente carismatici da renderli interessanti! Nel libro "l'ordine della spada" ciò mi era capitato rispetto al personaggio di Axel, mentre questa volta mi è capitato con Gabriel, un attimo prima lo detestavo, l'attimo dopo lo amavo. Strano vero?
E' per tutto questo insieme di elementi (originalità della storia e dell'ambientazione - che l'ho già detto nelle scorse recensioni, ma lo ribadisco ancora: è affascinante! - imprevedibilità dei personaggi e verso quali di loro si concentrerà la narrazione, precisione dei concatenamenti della trama, dove si assiste sempre a risvolti inaspettati e ben congegnati tra loro) che questa serie di romanzi non può assolutamente considerarsi alla stregua degli altri fantasy in circolazione, ma si piazza ad un livello nettamente superiore. Era dai tempi di Harry Potter che non mi dispiaceva tanto essere arrivata alla conclusione di un libro, spero che il prossimo arrivi presto!
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Se avete già letto e amato i due precedenti romanzi, sono sicura che questo non farà eccezione, e anzi, è probabile che vi piaccia ancora di più!