Utopia. Multiversum
Letteratura italiana
Editore
Leonardo Patrignani è nato a Moncalieri nel 1980. Compositore, doppiatore e lettore appassionato dei romanzi di Stephen King, scrive dall'età di sei anni. I diritti del suo romanzo d'esordio, Multiversum, sono stati acquisiti da 18 Paesi.
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Gran finale
Ed eccomi giunta al finale di questa trilogia fantasy tutta italiana. Già il secondo libro preludeva ad un ottimo seguito e così è stato, con qualche appunto.
Patrignani è riuscito a creare una tensione continua tra il primo e l'ultimo capitolo della saga e inoltre finito di leggere questo libro mi pareva di essere anni luce dal primo, dal punto di vista stilistico, narrativo e di contenuti. Le idee legate al Multiverso sono geniali e assolutamente originali, trattate in maniera molto filosofica (alcune parti sembrano proprio delle pause di riflessione) e lasciano il lettore abbastanza intontito, ma in maniera positiva. A chi non affascina l'idea che si possa esistere in milioni di realtà parallele differenti a causa delle decisioni che prendiamo nel corso della vita? O a causa di eventi non legati a noi?
Le note negative sono il finale un po' nebuloso e ostico, costituito dalle conclusioni finali di Marco, in contrasto con la parte precedente di azione in cui la situazione critica nella quale si erano trovati i protagonisti viene risolta in quatto e quattrotto, quasi frettolosamente e in maniera abbastanza banale . Infine da biologa non mi convince la spiegazione dell'ereditarietà del gene recessivo legato al cromosoma X che determina la possibilità di passare il dono di viaggiare in altri universi solo alle figlie femmine. Spiegato così è sbagliatissimo, però ammetto che sono gabole da addetta ai lavori!
In conclusione questa saga mi è davvero piaciuta molto nonostante i punti negativi sottolineati. Trovo davvero geniale questo scrittore e consiglio vivamente di conoscerlo!