The life is gone
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
VIvere e sopravvivere
Secondo titolo di Samuel Beconcini è “The Life is gone”. Siamo in un mondo non troppo lontano da quello in cui abitiamo ma lo scenario che si apre innanzi ai nostri occhi è quello di una dimensione completamente distrutta e dove non vi è spazio che per i banditi. Guerre nucleari, distruzioni generalizzate, morte, fame e povertà sono ormai all’ordine del giorno.
Sin dalle prime pagine conosciamo quelli che sono i due protagonisti principali: Mike, che si è risvegliato da un sonno profondo, da un coma in cui è versato per ben dieci anni senza alcunché ricordare se non brevi frammenti che tornano a far capolino man mano che la narrazione va avanti, e Demtra, una misteriosa ragazza che lo trova al suo risveglio all’interno dell’ospedale. Inconfondibile per i suoi tratti, per quell’arco con frecce e per il cappuccio che immancabilmente veste sopra alla propria testa, lei è l’emblema della moralità e della giustizia in una realtà dove vige solo la legge del più forte e della violenza. A far da cornice ai due principali personaggi vi sono una miriade di altri volti che vengono creati dalla fantasia dello scrittore e mixati con una serie di cattivi con i quali si scontrano in rocambolesche avventure.
Pagina dopo pagina l’opera è intrisa di colpi di scena, non mancano le carte in tavola mescolate e lo stesso epilogo lascia aperta alla possibilità di un nuovo episodio della saga. In particolare, a seguito di quelle che saranno le sorti di Dimitri, il cattivo per eccellenza.
“The life is gone” è un libro che ho avuto occasione di leggere la scorsa estate per tramite della biblioteca della mia città che me lo ha proposto. È uno scritto che non deluderà gli appassionati del genere e tutti coloro che cercano avventura e amano gli scenari apocalittici e distopici. È un volume che certamente risente dell’essere ancora un po’ acerbo dello scrittore, con questo alla sua seconda esperienza letteraria. Ma è anche un titolo che dimostra un buon potenziale di partenza e che potrà essere migliorato e implementato con studio, impegno e volontà di crescere e migliorare. Attenzione ai refusi perché non mancano. Nel complesso una piacevole scoperta.