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Futuro prossimo. Il mondo è diviso in Zone militarizzate: anni ’60, anni ’70, anni ’80, anni ’90, anni Zero. Milioni di persone inebetite e felici vivono a ripetizione sempre nello stesso decennio, perfettamente ricostruito. Quei libri, quei dischi, quei film, quelle notizie, quella tv, quei prodotti, quel fantastico vecchio modo di vivere che si ripete in continuazione. Niente ansia del futuro, e per sicurezza, niente futuro del tutto. Un mondo perfetto, come la ruota di un criceto. Se non sei un criceto, è un problema tuo. È vietato passare da una Zona all’altra. Chi ci prova fa una brutta fine. La percezione che esista un tempo diverso da quello stabilito può turbare la quiete. Il passaggio tra le zone è riservato a militari e addetti ai servizi. Tra questi ultimi, c’è il protagonista della nostra storia: Leo, uno spazzino. Leo è un tranquillo servitore della dittatura. Controlla che i rifiuti appartengano effettivamente alla Zona di competenza (una carta di Magnum del 2009 trovato a Settanta vuol dire contrabbando), segnala anomalie, non vuole rischiare. Una notte trova nei bidoni qualcosa realmente fuori luogo: Maia, una bella ragazza nata a Settanta, in fuga dalla sua Zona. L’incontro con la ragazza ribelle dà una svolta alla vita dello spazzino governativo. Tra bidoni e tesori, memorie di contrabbando, traditori e traditi, spazzini che fanno i poliziotti e poliziotti che fanno pulizia, i nostri involontari eroi si ritrovano a lottare per una libertà che, forse, da qualche parte esiste.



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Splendido visto da qui 2014-09-04 17:25:59 Nicolò Bonato
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Nicolò Bonato Opinione inserita da Nicolò Bonato    04 Settembre, 2014
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Comici spaventosi diorami

In un futuro imprecisato l'Italia, o almeno questa pare, è divisa in 6 zone.

Cinque di esse sono dei giganteschi parchi a tema, dei diorama che ricostruiscono puntigliosamente le ultime quattro decadi del secolo scorso e la prima del nuovo millennio.
Le cosiddette zone Sessanta, Settanta, Ottanta, Novanta e Zero.
La sesta zona è il quartier generale. Da qui, ogni dieci anni un esercito di netturbini-poliziotti dilaga per le cinque zone requisendo tutti gli oggetti posseduti dai cittadini per sostituirli con oggetti consoni al nuovo decennio che sta per cominciare. Ovvero il vecchio decennio appena concluso.

Così a Sessanta il disco Abbey Road, del 1969, viene prontamente sostituito con un altro del 1960 e trasferito a Settanta, che sta per vedere di nuovo il primo gennaio 1970.
Ma l'intervento del quartier generale non si limita al Riassortimento a cadenza decennale.
Ogni giorno gli spazzini ispezionano i rifiuti delle varie zone per trovare indizi di contrabbando e catturare i responsabili, chiamati traveller.

Il protagonista del romanzo, Leo, è uno spazzino, figlio di genitori divorziati, l'uno residente a Sessanta e l'altra ad Ottanta.
Scherzosamente vessato dal suo capo e felicemente amico della sua ex moglie, Leo trascorre un'esistenza piuttosto piatta e monotona, finché non troverà qualcosa di molto particolare tra i rifiuti, un qualcosa decisamente fuori dal suo tempo.
Un romanzo distopico e satirico, in cui l'umorismo dell'autore non distrae da una serie di rivelazioni en passant che mostrano un futuro a dir poco terrificante.

Un romanzo che pur facendo parte di un genere ampiamente esplorato, riesce a portare una ventatà di originalità.
L'atmosfera creata da Fontana ricorda quella di Baol, di Stefano Benni, con la medesima, scanzonata ironia sui regimi e con le avventure di una scalcagnata squadra di eroi.
Consigliatissimo per la facilità della lettura che tuttavia non si traduce in una semplicità del romanzo, inevitabile innesco di lunghe riflessioni sulle false sicurezze date dall'abitudinarietà e dalla delegazione, certo parziale, della propria libertà di scelta.

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