Le Cronache di Gaia. Pearls
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Un mondo senza l'altra metà è possibile?
Finalmente mi sono imbattuta in una scrittrice, giovane, italiana (e pure veneta!) che scrive fantascienza, ma, soprattutto, ne capisce (la cosa non sempre va di pari passo).
Le Cronache di Gaia partono da un’idea che già altri scrittori hanno tentato di percorrere (tra tutti, mi viene in mente Poul Anderson, che nel 1959, in Vergin Planet - Le Amazzoni, tratteggiava un pianeta totalmente femminile, da dove gli uomini erano stati banditi e in cui venivano visti come il Nemico distruttore), ma lo sviluppo è certamente molto particolare, e mostra un approccio, direi, specificatamente femminile.
L’idea (peraltro non così assurda) è che tutto il marcio dell’umanità (in termini di aggressività, violenza, mancanza di collaborazione per un progresso solidale) risieda nella metà maschile dell’umanità e che sia necessario resettare proprio questa metà, eliminando le nostre strutture sociali tradizionali, per rigettare le basi di una civiltà migliore.
Le sette Sorelle Fondatrici hanno dunque concretamente pianificato e realizzato la distruzione della Terra in senso classico per creare Gaia. Il loro sembra – almeno in apparenza – un grande successo. Sono ormai settant’anni che il mondo è in pace, la società rigidamente femminile prospera e tutto sembra perfetto, a parte qualche notizia su presunte sommosse nelle colonie marziane.
Eppure, in questo futuro di perfezione s’incomincia ad intravedere qualche crepa: si è addirittura formata una Resistenza, con un piano a lungo termine che coinvolge una giovane genitrice al suo sesto figlio, la sua migliore amica pilota e vari personaggi che cominciamo lentamente a conoscere.
Pearls rappresenta l’inizio di una trilogia, e pertanto risente della necessità di introdurre il lettore in un universo anomalo, ricostruendo una storia futura alternativa ma credibile, anche dal punto di vista scientifico (e mi piace che l’autrice non abbia avuto paura di “manipolare” i anche dettagli più squisitamente scientifico-tecnologici).
Al contempo, però, questo primo capitolo è ricco di spunti interessanti e di domande che non possono solleticare la nostra curiosità: padre, madre, famiglia, innamoramento, sono davvero concetti ormai obsoleti e che possono essere tranquillamente rimossi per creare una società migliore, oppure vi sono strutture imprescindibili (nonostante la loro palese imperfezione) per la nostra felicità di esseri umani?
Indicazioni utili
Pearls. Le Cronache di Gaia
Come sarebbe un mondo senza uomini?
Potrebbe essere migliore?
Alle donne, in un mondo senza uomini, cosa mancherebbe?
Queste sono alcune delle domande alle base del romanzo fantascientifico di Claudia Tonin, "Le Cronache di Gaia. Pearls". È singolare il modo in cui la scrittrice ha trovato l’ispirazione per scrivere questo stupendo romanzo. Tutto è accaduto in un momento qualsiasi della sua vita, un momento caratterizzato dalla routine quotidiana, ma anche un momento dedicato alla riflessione. La scrittrice ne parla nei ringraziamenti a fine romanzo. Immensamente originale è lo spunto da cui è nata questa storia, complessa, fantascientifica e ambientata in un futuro lontano e inimmaginabile, il 2177.
Cosa accadrà alle donne nel futuro?
Claudia Tonin ci ha pensato ed ha inventato un mondo tutto al femminile, nel quale le donne sono le padrone e gli uomini sono stati totalmente “rimossi dalla società”. È un libro dove anche la maternità è al centro della storia. Noi donne, da sempre, amiamo in egual modo i nostri figli, siano essi maschi o femmine. Se il genere del nascituro fosse maschile, le donne del 2177 riuscirebbero a rinnegare la loro creatura?
È solo l’inizio di una trilogia e non voglio svelarvi troppo, ma ci tengo a consigliarvi questo breve, ma interessante, romanzo in un mondo immaginario caratterizzato dalla fantascienza e opera della creatività di Claudia Tonin.