La strada che scende nell'ombra
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 4
Potenziale enorme, quasi tutto sprecato
ATTENZIONE CONTIENE SPOILER (sulla trama ma non sul finale)!
Un bel mattoncino, niente da dire, colmo di brani epici e descrizioni molto poetiche ed evocative e anche alcuni interessantissimi colpi di scena.
Ma -c'è sempre un ma- la trama in sè è un enorme plagio del caro Signore degli Anelli: Nella Terra Sarcra (Granburrone), il Magus (Gandalf) compone la Compagnia dei Peggiori (la Compagnia dell'Anello) per andare fin nel cuore del territorio nemico, alla Fortezza Impenetrabile (Monte Fato) per distruggere un potente oggetto malefico, la Gemma Bianca (l'Unico Anello). Senza contare la totale irragionevolezza della situazione: se il Male sta invadendo ogni luogo sfuggente e irraggiungibile, che senso ha chiamare a raccolta l'esercito e tentare di dare battaglia contro un nemico che potrebbe benissimo decidere di non farsi mai coinvolgere in uno scontro aperto? E ancora, se le Otto Terre sono in pace da millenni (e già questo in sè è estremamente probabile...), perchè ogni Gente ha le sue proprie forze armate, e perchè si fa un continuo costante riferimento a cicatrici, battaglie passate e esperienza sul campo di incalliti veterani che in teoria non dovrebbero esistere? Un altro dettaglio su cui mi sento di brontolare è anche la mappa delle Otto Terre: un'enorme isola ovale con confini squadrati come quelli imposti in Africa alla fine del colonialismo europeo... e assolutamente poco curata.
Insomma, a parte queste enormi crepe nell'affresco, l'abilità "tecnica" dell'autrice è comunque sufficiente per mettere insieme una storia che risulta tutto sommato coerente (ripeto, a parte le falle alla base) e avvincente. Questa storia aveva un potenziale veramente enorme, ma è mancato un solido pensiero di "cosmogonia" (quella del prologo, invece, è abbastanza interessante): il mondo manca di senso logico, di spessore, di ragionamento... Un gran bel passatempo, ma poco più. Utile però a chi scrive romanzi dello stesso genere e crede che il suo mondo sia poco realistico: aumenta l'autostima.
Affascinante opera di una giovane autrice
Un libro fantasy dai ferrati colpi di scena e un costante innalzamento dell'adrenalina. La strada che scende nell'ombra potrebbe sembrare il classico libro fantasy con la presenza invariata di elfi o draghi...completamente errato come concetto. La strada che scende nell'ombra è un libro interessante che comporta tempo per giungere alla conclusione; ben 800 pagine da divorare. Stando alla mia opinione personale è un ottimo libro considerando che l'autrice è una ragazza diciottenne alle prese con il secondo libro della sua carriera lavorativa. Inoltre la storia mi ha appassionato non poco e ne consiglio vivamente la lettura. La trama è presente in sovrimpressione quindi inutile dilungarsi con descrizioni inutili. Spero che la recensione sia di vostro gradimento e vi saluto. Il vostro amico di lettura
Antonello Giunchini
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La leggenda di Earthsea
Il signore degli anelli
La strada che scende nell'ombra
Ho apprezzato molto questo libro per la novità, per i nuovi elementi che introduce; intendiamoci, si parla sempre di elfi, di uomini e di tutte le creature conosciute agli amanti del fantasy, ma sotto una luce differente (poniamo per esempio le Fate che non sono più i soliti spiriti del bosco, ma un feroce popolo orgoglioso; o i Demoni, non creature affamate di sangue). Da tempo i nuovi fantasy sembrano una semplice scopiazzatura dei precedenti, ma in questo libro ho ritrovato il colpo di scena (in altri addirittura prevedibile), il punto cruciale interrotto sul più bello, una sorta di freschezza nonostante le "comuni" popolazioni usate, un distaccamento dagli ormai noti stereotipi del fantasy. Il linguaggio usato è piacevole, in alcuni aspetti arcaico, ma non lacia nulla al caso. Talvolta le frasi si ripetono a distanza di capitoli, ma esprimono bene i sentimenti dei personaggi che sono ben caratterizzati, umani.
In più gli stessi protagonisti contribuiscono ad alleggerire la scena e a sdrammatizzare, facendo scorrere senza che uno se n'accorga le 832 pagine del libro. In definitiva un libro bello e da leggere per tutti gli amanti del fantasy.
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La strada che scende nell'Ombra
Nonostante l'autrice sia molto giovane ha uno stile e una proprietà di linguaggio molto maturi. Il libro è piacevole,anche se non molto scorrevole. L'ho letto a rilento,ma non perchè non mi sia piaciuto. Chiunque consideri l'autrice un fenomeno è fuori strada,almeno per ora:Chiara Strazzulla scrive molto bene,ma ha anche lei dei difetti,che emergono anche da questo libro. Comunque la storia mi piace e anche i personaggi,molto diversi da quelli del suo primo libro.