Gli eroi del crepuscolo
Letteratura italiana
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Il talento c'è, lo stile anche, ma manca qualcosa.
E' un peccato che questo libro sia così copiato da Tolkien, perchè Chiara Strazzulla ha senz'altro talento, ma non lo ha saputo sfruttare al meglio.
Questo romanzo, in pratica, è un Signore degli Anelli versione italiana: la compagnia c'è, ed è pure di nove componenti; c'è l'eroe di umili origini, l'emarginato, l'unico moro di n fratelli biondi (non ricordo più il numero, ma so che erano tanti), che viene scelto per compiere una importante missione e salvare il mondo; c'è il viaggio lungo e periglioso; c'è il supercattivo stile Sauron; ci sono gli Elfi biondissimi, bellissimi, altissimi,... Insomma, non c'è praticamente niente di nuovo.
Molti qui hanno detto che i personaggi non hanno spessore, e in effetti è vero. Ma almeno questo libro ha un pregio che molti altri non hanno: i personaggi, perlomeno, PENSANO a qualcosa (forse anche fin troppo spesso ^^). Ci sono innumerevoli libri fantasy (tipo Il Libro del Destino) in cui il narratore non riporta i pensieri dei personaggi neanche morto.
Per fortuna, come ho già detto, la Strazzulla scrive bene: forse in alcuni punti poteva alleggerire il testo, limitando i punti vuoti, accorciando i periodi, eliminando o distribuendo meglio parte dei pensieri dei personaggi, sostituendo parole un po' "antiquate" con termini più attuali e magari più precisi, ma nel complesso mi è piaciuto. Si capisce che ha frequentato il Classico e che si è impegnata fino in fondo nella stesura di questo libro: molti criticano duramente i libri, senza mai pensare a quanta fatica siano costati agli autori, e senza dubbio 776 pagine (circa 340 cartelle di Word) non sono poche.
Prima o poi leggerò anche "La strada che scende nell'ombra", perchè sono sicura che la Strazzulla, nel frattempo, abbia imparato a migliorare.
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Potenziale ma non sostanza
Il potenziale c'è, eccome. Un buonissimo vocabolario, e non sottovalutiamo la capacità di riuscire a scrivere un libro per intero nonostante impegni scolastici, vita privata, eccetera. Non ha sbagliato l'autrice a scriverlo, ha fatto una carognata la casa editrice a pubblicarlo. Il lavoro di editing è pressochè inesistente (ci sono alcuni errori di distrazione che persino una svampita come me riesce a notare), le descrizoni dei personaggi sono troppo simili l'una all'altra (tutti alti, biondi, con occhi verdi o azzurri, bellissimi eccetera) e tanto prolisse nell'aspetto fisico quanto povere nell'aspetto interiore. Alcuni personaggi coinvolgono, è vero, ma che io mi sia presa più a cuore le sorti di Ventel quando di Eileen e Lyannen tutto sommato me ne fregava poco non è un segnale positivo. La trama è troppo semplicistica, a tratti incongruente, a tratti ripetitiva. Un lavoro notevole per una ragazza sedicenne, certo, anche alla luce del fatto che molti ragazzi a quell'età non sanno nemmeno coniugare un verbo al condizionale, ma assolutamente non pronto per la pubblicazione. Il talento c'è, è il romanzo ad essere sbagliato.
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Il libro delle tre S
Strombazzante
Stereotipato
Scadente
Queste sono le "esse" che leggo nelle critiche e che condivido a pieno titolo.
Partiamo dal primo.
La Einaudi lo offre come prima opera fantasy della sua storia.
Mi aspetto qualcosa di non troppo pesante (azzeccato) ben scritto (mancato) e che sia comunque un opera originale (...).
Ho letto il libro due volte, per leggere e rileggere quella storia che avrebbe dovuto trasmettermi qualcosa.
Nulla di nulla.
Trasmettere emozioni è uno dei più bei e ricercati obbiettivi degli scrittori.
Chiara ha miseramente fallito.
La casa editrice non è stata in grado di valorizzare le sue doti, il suo talento (se davvero ne ha).
Il libro è stato strombazzato di qua e di là, ma alla fine è stato solo un fiasco colossale; ho presto capito perchè lo vendevano nel cellophan: se ne leggi due pagine prima di comprarlo, cambi idea.
I personaggi sono stereotipati, sono superficiali; Chiara non li approfondisce, non ci fa affezionare ad essi. In una sola parola, non li rende veri.
E poi, Rinnegati? Figlio del capitano migliore del globo, bello, alto prestante, amato dalla principessa (ohibò!) capace di usare la magia, spadaccino provetto, immortale. Sì, Lyannen è proprio un povero rinnegato escluso, come i suoi amici, tutti di estrazione nobiliare. Il sultano del Brunei è più adolescente.
Il librò è quindi scadente, per tanti motivi: la trama può essere simpatica, ma quando ho letto l'ennesima profezia sul tipo che salva baracca e burattini al mondo, mi sono cascate le braccia.
Non bastava l'amore, la voglia di fare del bene, i sentimenti (già ma che sbadato, il libro è talmente piatto). No, ci voleva una profezia, come in tutti i libri di fantasy del globo.
Mi ha deluso, moltissimo. Mi aspettavo qualcosa di coinvolgente, che mi rendesse partecipe, che sarebbe stato uno specchio. Invece persino le frasi, i discorsi, le descrizioni, danno un senso di vuoto, come se tutto si facesse in fretta, in quattro e quattr'otto. Un gruppo di ragazzini che si trovano in un area top secret vengono investiti ad eroi e inviati in una missione suicida, o certo come no!
No, questi non sono libri. Queste non sono emozioni.
Mi spiace, avete toppato.
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Critica Costruttiva
Leggendo le recensioni precedenti sono davvero rimasto sbalordito!! Eppure pensavo che ci si potesse permettere di giudicare dopo aver visto un opera nella sua completezza!! Scusami carissimo anonimo ma come si fa a commentare un libro dopo 70 pagine!! La trama è originale già nell'apertura, dando uno sfondo storico al racconto,e rimanendo al contempo semplice e scorrevole!! I debiti e le riprese da altri classici fantasy sono numerosi ma nn compromettono l'opera generale, e risultano decisamente meno infantili per molti versi dei primi due libri di Christipher Paolini. Credo che sia giusto ammettere le pecche visibili di un racconto migliorabile: L'ingresso sul campo di battaglia del Demone davanti all'ultima città è davvero incongruo, come molte delle scene di commozione tra i protagonisti. Vi sono però anche punti di forza ed in generale è un libro che si legge in tre giornate!! Al deficiente che dichiara Il Signore degli Anelli un libro noioso consiglio una rilettura saltando il pezzo riguardante Tom Bombadil e finendo di leggerlo!! Chiara Strazzulla seppur con vistose forzature ha scritto un libro interessante e capace di intrigare..è un'autrice da tenere sotto osservazione!!
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non è affatto marketing
non è giusto insinuare che, una ragazza di 17 anni che ha voluto pubblicare un libro solo perchè ama il fantasy, si prenda così tante critiche. Il libro, è vero che è molto lungo, ma mi ha tirato dietro fino a finirlo e poi io, che ho conosciuto la Strazzulla, non penso che scriva per soldi ma solo perchè ama il fantasy e Tolkien e vuole dimostrarlo.
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Brutto
Uno solo: brutto.
Che possiamo tradurre e moltiplicare in banale, scontato, scopiazzato e - soprattutto - assurdo. Piatto. Scolastico. Ridondante e linguisticamente misero (giuro che gli 'stivali marroncini' di non so più quale biondo efebo mi hanno davvero stesa: con un mondo di metafore a portata di mano questa pesca dal dizionario 'marroncini'? Bleah!) Che delusione, Einaudi che pubblica una cosa simile. Forse, se non ha mai pubblicato Fantasy prima, un motivo c'era. Abbiamo già letto tutto, e scritto molto meglio. Visto che ci ho speso 20 euro,mi sono imposta di leggerlo - ma a pagina 70 circa mi sono arresa: ci sono tanti libri che richiedono la mia attenzione e il mio prezioso tempo vale davvero più di venti euro.
Tutti i cliché del genere senza nessun rispetto per le più elementari regole del genere. Assolutamente privo di coerenza e di profondità. Gli 'eroi' protagonisti, oltre ad avere nomi da scadente cartone giapponese, sono odiosi. I cattivi fanno ridere (ma non molto, comunque nion abbastanza da fare un balzo di genere). Forse possiamo perdonare alcune di queste pecche (tutte sono troppe)alla effettiva giovanissima età dell'autrice: ma non è che si sia obbligati a pubblicare, l'autrice può anche crescere un po' lontana dalla carta stampata - magari dedicando un po' di tempo e di energie a leggerla, la carta stampata, magari quella di qualità, e vedere di imparare (ho detto imparare, non ho detto COPIARE e ASSEMBLARE a mo' di puzzle)qualcosa di utile.
No, davvero: leggete qualcosa di bello, magari di autori britannici - hanno molto più mestiere.
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un talento da migliorare
Ho trovato questo libro abbastanza scorrevole nonostante si perda in dettagli noiosi e banali in alcuni punti e la stessa trama per molti versi pare non reggere; in molte scene è palese la ripresa per niente originale di molti altri fantasy (primo fra tutti Tolkien) che rendono il libro scontato, i personaggi sn molto banali, poco caratterizzati se non per l'aspetto fisico descritto sempre accuratamente (e in modo un po'ripetitivo), la loro finalità sembra essere soltanto la trama. I dialoghi tra i personaggi sono poco credibili, addirittura infantili, che mal si abbinano al carattere epico dichiarato all'inizio. Tutto sommato, l'intreccio risulta ben riuscito. C'è comunque da giustificare queste carenze probabilmente con l'inesperienza dell'autrice, anche se le consiglierei di prestare più attenzione alla caratterizzazione psicologica dei personaggi più che alle descrizioni minuziose e inutili perchè un buon libro non dipende di certo dalla lunghezza ma dal contenuto. Spero si rifaccia nel prossimo libro.
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Piacevole
A me è piaciuto questo libro. In effetti un po' lungo ma ben congeniato. I personaggi alla fine si scoprono tutti eroi e si sposano con le rispettive amate, ma d'altronde è un fantasy.
L'unica cosa che è mancata, a mio modesto avviso, la vena sentimentale e l'amore descritto era praticamente assente, l'autrice ha descritto soprattutto duelli e battaglie. Comunque un buon libro. E' il primo che leggo di qs giovannissima scrittrice, ma l'impressione è positiva.
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gli eroi del crepuscolo
io ho appena quattordici anni ma già sto tentando di scrivere un libro, perciò ammiro il lavoro di un'autrice che ha appena tre anni più di me. personamente ho trovato solo due difetti nel libro: il primo è che l'aspetto fisico dei personaggi viene descritto troppo nei minimi particolari, il secondo è che non vengono messe in risalto le emozioni. per il resto la storia mi è piaciuta molto (e se volete un parere personale: io ho letto il signore degli anelli ed è il libro più noioso che mi sia mai capitato di leggere).
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Gli Eroi Del Crepuscolo
Secondo me è un libro piacevole, forse è un po' troppo lento e destritto nei minimi particolari (ok, so che 800 pagine di minimi particola sono un po' troppe...) però si nota una ricerca di uno stile predefinito, e il fatto che quella ragazza già così giovane e poco inesperta sia riuscita a scrivere la bellezza di 800 pagine da sola, magari rifacendosi anche ad alcuni grandi scrittori, è di sicuro da ammirare.
Ci sono certe scene, descritte in modo chiaro, altre più misteriose, all'inizio mi è sembrato una noia mortale, tanto che avevo deciso di buttarlo dalla finestra, ma poi, piano piano, alla 200° pagina, ho iniziato a ingranare e piano piano me ne sono appassionata.
Tutto sommato non è male.