Malombra Malombra

Malombra

Letteratura italiana

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La protagonista indiscussa di questo grande romanzo d'amore e follia è la giovane, oscuramente affascinante Marina Crusnelli di Malombra, ospitata dallo zio, il conte Cesare d'Ormengo, in una magnifica villa sul Lago di Como. Venuta in possesso di un autografo dell'antenata Cecilia, apparentemente portata alla morte dal marito, padre dell'attuale conte, si convince di esserne la reincarnazione e di avere l'obbligo di vendicarne l'assassinio. Quando al castello giunge lo sconosciuto scrittore Corrado Silla, orfano di una cara amica del conte Cesare, i due giovani vengono subito travolti da un amore tormentato ma assoluto. Un amore destinato tuttavia, a causa della crescente pazzia di Marina, a essere trascinato verso un gorgo inevitabile.



Recensione della Redazione QLibri

 
Malombra 2015-05-26 10:15:42 silvia71
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silvia71 Opinione inserita da silvia71    26 Mag, 2015
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Malombra

Dopo “Piccolo mondo antico” Malombra è il titolo forse più conosciuto della produzione letteraria di Fogazzaro.
Se pensiamo che l'anno di pubblicazione è lo stesso de “I Malavoglia” di Verga, per chi legga entrambe le opere si manifesteranno le radicali differenze, portando alla luce un periodo letterario in cui scorrono in parallelo tante correnti.
Ogni autore percepisce il presente in base alla propria sensibilità e si fa portavoce dell'attualità e del contesto sociale alla propria maniera.

In Malombra l'autore vicentino infonde uno spirito prettamente decadente, innestando ad un nucleo
narrativo centrale più sotto-nuclei, generando un intreccio corposo ed un po' barocco, complicato e arzigogolato.
La forza trainante del romanzo sta tutta nel tormento amoroso, destinato a sfociare come un fiume in piena in follia, in tragedia, in annullamento psico-fisico.
I personaggi camminano sul filo sottile che divide lucidità e ottenebramento, sia esso dovuto a passione o a fede in un ideale, religioso o politico.

Non è agevole seguire i sentieri tratteggiati da Fogazzaro, uscire da una storia di vita ed entrare in altre, entrare in comunione con protagonisti diversi tra loro e travolti ciascuno da un destino inesorabile piuttosto cupo.
Cupe anche le ambientazioni, la natura, i paesaggi ed i palazzi, come fossero specchio dell'interiorità degli uomini che le vivono.

Oggi la percezione che si ha di un simile romanzo è fatta di numerose sfumature.
In primis è innegabile il valore di un simile scritto per ricordare un segmento importante della nostra storia della letteratura.
Interessante desumere dalla lettura la sensibilità di un autore che scava nelle passioni dei suoi personaggi, percorrendo le vie del cuore e della mente, attratto dal tema dello spiritismo e del mistero, senza tralasciare il sentiero tracciato dalla fede religiosa, esplodendo in un connubio dalle fattezze intricate.
Qualche passo del romanzo mostra una penna che perde di lucidità, assumendo connotati pomposi e ridondanti, quasi sentinella di una perdita di controllo della trama narrativa.
Ma contestualizzando il periodo socio-storico di cui è figlio, rimane un lavoro da conoscere e da apprezzare per gli aspetti letterari e sociali che può riportare alla luce.

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