Narrativa italiana Classici L'uomo che guarda
 

L'uomo che guarda L'uomo che guarda

L'uomo che guarda

Letteratura italiana

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L'esistenza quotidiana scorre ripetitiva e abitudinaria per Dodo, un bell'uomo sui 35 anni, ex sessantottino, per suo padre, un anziano "barone" universitario, per Silvia, moglie di Dodo, di ambigua e sfuggente sensualità. Sulla loro vita, sui loro complessi, passa lo sguardo attento e impietoso di Dodo attore prima che spettatore di se stesso. Spinto dall'imperativo intellettuale di osservare per conoscere, Dodo spia ciò che accade con lo sguardo gelido dello scienziato che segue le trasformazioni della materia. Così questo "indifferente" degli anni '80, ossessionato dal nucleare, assediato dall'Eros e dalle sue perversioni, osserva la realtà con distacco, selezionando ciò che accade con la mente e rifiutandolo con i sentimenti.



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L'uomo che guarda 2012-03-30 15:55:12 Rosaliaa
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Rosaliaa Opinione inserita da Rosaliaa    30 Marzo, 2012
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La stanchezza

E' un romanzo dai contenuti ricchi e diversi, ma inevitabilmente Moravia non riesce a scrollarsi di dosso una pesante stanchezza. In queste pagine troviamo delle grandi spiegazioni ma dei mediocri personaggi: il protagonista, francesista noioso e ancorato al sessantotto più contradditorio, quello dei rivoluzionari ricchi e nozionistici; una padre accademico di ruolo e di viso, ma almeno integro e che riuscirà a farlo fesso in molte occasioni; la moglie leggera e capricciosa. Moravia è invecchiato e lo sentiamo: la comprensione dei sentimenti umani che aveva ai tempi de Il disprezzo, in questo romanzo sembra averla dimenticata. Non so quanto frequentare Pasolini e la Maraini gli abbia fatto bene.

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