Ponale. La verità della roccia
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Necronomicon
Siamo a Riva del Garda e proprio grazie ad un manoscritto abbandonato questa storia ha preso forma e vita propria.
In questi luoghi c’è una famosa strada, che venne costruita grazie all’aiuto di Giacomo Cis, il quale morì in circostanze molto strane ed ancora ignote.
La storia è ambientata ai giorni nostri, Edoardo sta passando un bruttissimo momento della sua vita e ha deciso di fare una breve pausa in questo luogo d’incanto. Qui incontrerà Maya, la quale fa la receptionist nel hotel in cui alloggia in questo periodo.
Le loro storie si incroceranno, diventeranno amici ed anche qualcosa di più.
Anche Maya non ha avuto vita facile, suo padre è sparito in circostanze molto strane e si è da poco lasciata con il suo ragazzo.
Edoardo ha deciso di stare in questi luoghi per dimenticare la sua Silvia, ma tutto le ricorda lei.
Nel frattempo vuole anche iniziare a scrivere un libro, ma le sue ricerche saranno difficili e molte persone vorranno mettergli i bastoni tra le ruote perché sta venendo a conoscenza di cose molto strane.
Senza saperlo sta facendo ricerche su un argomento più grande di lui, su un gruppo massonico molto potente.
Maya che lo ha preso molto in simpatia gli farà conoscere la madre la quale manda avanti un negozietto di libri antichi che parlano proprio di questa strada del Ponale e del suo ideatore.
Il libro è diviso in brevi capitoli e fin dall’inizio con il suo stile e la dialettica incalzante lo scrittore è riuscito a stuzzicare la mia voglia di continuare e di terminare questa lettura nel più breve tempo possibile.
La storia è ricca di suspense e colpi di scena ed inoltre ha anche una piccola punta di romanzo rosa con l’incontro che avranno Edoardo e Maya.
Mi piace molto anche la copertina che ci da un bellissimo scorcio sul lago, che ci farà intendere fin da subito che si tratta anche di una storia misteriosa perché in basso al centro vediamo un cadavere con a lato una pistola e sullo sfondo, anche se ad un primo esame non ne avevo fatto molto caso, si possono vedere degli strani simboli.
Che altro dire?
Lo consiglio a pieni voti perché si tratta di una storia molto interessante e che non fa annoiare il lettore.
Il mistero aleggia fino alla fine come una lieve nebbiolina e solo con un’attenta lettura il lettore verrà a conoscenza di un mondo sconosciuto.
Buona lettura!