Le pietre della luna
Letteratura italiana
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ESERCIZI DI PARALETTERATURA
In "Le pietre della luna” gli ingredienti del romanzo d’avventura ci sono tutti, ma sono amalgamati in un racconto a cornici concentriche: nella Roma contemporanea una giovane studiosa decifra un antico manoscritto nel quale un frate spagnolo vissuto nel 600’ racconta la lotta di un suo antenato, il legionario Giunio della città di Luna e della Vergine Vestale Clelia contro l’iniquità dei potenti. nella Roma dell’imperatore Diocleziano. Quasi in parallelo la storia ci porta alla Germania di Hitler, a un sommergibile scomparso che nell’anno 1995 la scrittrice Laura, esperta di recuperi sottomarini, tenta di riportare alla luce con i suoi segreti; in ballo c’è la salvezza del pianeta Terra. A tenere insieme spazi e tempi cosi diversi sono degli antichissimi cimeli, tre statuette d’oro che, passando di mano in mano, attraversano i secoli e nel romanzo svolgono la funzione di bussola d’orientamento per il lettore. Il montaggio alternato di microsequenze che interrompono l’azione sul più bello ricalca l’antica e nobile tecnica dell’entrelacement: è un vecchio trucco, oggi abusato anche nel cinema e nelle fiction in Tv, utilizzato già nei poemi epici quali ad esempio l’”Orlando furioso” per far sì che chi legge spinto dalla curiosità non abbandoni il testo. Dunque Buticchi svolge un appropriato esercizio di paralletteratura che non chiede niente di più di quello che concede.