La pelle dell'orso
Letteratura italiana
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Acronimo e commento breve, come promesso
L’adagio recita: “Non vendere la pelle dell’orso prima di
Averlo ucciso”. In questo romanzo, che si legge in un soffio,
Pietro Siess, padre del tredicenne Domenico, sfida Crepaz
E scommette un milione di lire (una bella cifra nel 1963):
Lui catturerà l’orso “El Diaol”, che funesta la zona.
Lui così riscatterà la fama di infame che gli hanno attribuito.
E allora Pietro parte con Menego a caccia del terribile orso.
Dolomiti sullo sfondo, bellezze paesaggistiche infinite
E animali selvatici di ogni tipo per compagni:
L’avventura si traduce nella riscoperta di un rapporto,
L’avventura consente al figlio di accedere a segreti
O contenuti di silenzi del padre. Il
Romanzo è incantevole come luoghi e animali descritti.
Stupisce quando fonde tragedia individuale e collettiva
Organizza, M. Righetto, capitoli tanto brevi quanto efficaci.
Note:
1) Due capitoli sono brevissimi, costituiti da un’unica frase. Il quarantunesimo è: “Ti voglio bene, Menego”
2) Il dramma di Pietro e Domenico si innesta su una tragedia immane: “Una frana dal monte Toc è caduta nella diga del Vajont e l’acqua è venuta giù distruggendo tutto quello che c’era sotto …”
Bruno Elpis
Indicazioni utili
O i libri di Corona.
A chi ama la natura, gli animali, la montagna, le Dolomiti.