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Vita spericolata
“Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle” è l’intervista a Charles Bukowski, che Fernanda Pivano ha realizzato nella più celebre tra le località ove risiedono i protagonisti dello star system: Malibù. Lì la giornalista italiana incontra il sessantenne scrittore, che della precarietà e della sregolatezza ha fatto professione esistenziale per molti anni. E lo ritrova ben accasato, quasi intento a scusarsi della villa con giardino sull’oceano, che dichiara di aver comprato per motivi fiscali.
L’intervista è introdotta da una completa biografia, grazie alla quale è possibile ripercorrere le intemperanze dello scrittore – variamente apostrofato con i nomi di Charles, Hank, Henry e Henry Chinaski - che della formula “sesso, alcol e corse di cavalli” ha fatto il proprio stemma.
Dalle parole del Buk si ricava anche qualche spunto sulla sua concezione poetica. Io riporto, in quanto emblematica, la distinzione accademica (!) che Charles propone tra prosa e poesia: “La poesia è sempre la cosa più facile da scrivere, perché la si può scrivere quando si è completamente ubriachi o completamente felici o completamente infelici… Così una poesia è molto comoda… La narrativa o il racconto, devo sentire molto per scriverli.”
Niente male come alternativa alla sofferta concezione dell’ermetismo o di Montale, interessante rispetto alla poetica della solitudine o dell’infelicità umana di un certo Giacomo Leopardi – filosofo, filologo, oltre che poeta – che in questi giorni viene celebrato dal successo al botteghino de “Il giovane favoloso” di Martone. Che ne dite?
Bruno Elpis
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Commenti
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Il tuo desiderio lo comprendo benissimo... :-)
Ciao!
Più che ciò che hai detto, penso sia importante ciò che hai taciuto, perché solitamente sei molto più dettagliato.
Devo dedurre che il libro non vale il tempo che richiede per essere letto ?
Lavoro più redditizio il suo, nonostante tutto?
Ciao, Pia
@ Pia: se pensiamo a molti veri artisti, che hanno fatto la fame in vita e hanno avuto successo solo dopo la morte... :-)
Ciao!
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Comunque anche io vorrei dovermi comprare una villa sull'oceano per motivi fiscali...