Dettagli Recensione
Scorci e squarci
Questo giallo comincia e sembra una poesia, con scorci paesaggistici e naturalistici, che colpiscono, nello stile, già dai primi paragrafi. Dopo solo un paio di pagine arriva lo squarcio, la prima vittima. E la storia prosegue con questo alternarsi di descrizioni davvero raffinate e di stralci di vite di donne molto diverse tra loro, ma accumunate da tanti aspetti. Dal fatto di essere vittime di un serial killer, dal fatto di essere state in qualche modo infelici nella loro vita, addirittura "tatuate dall'infelicità", dal fatto che su di loro viene posta, come atto di pietà? come depistaggio? una maschera, sempre diversa, ma pur sempre una maschera. Elemento ricorrente che unifica le indagini. Particolari i personaggi, il commissario, dall'intelligenza riflessiva, e la nipote, dalle doti intuitive. Splendide le descrizioni a corredo degli eventi. Valida la struttura della storia, il suo svolgimento, il suo cambio di volto da capitolo a capitolo, la sensibilità, acuta e rispettosa, che traspare nel parlare delle malattie invisibili, delle malattie dell'animo che hanno colpito queste donne. E che sono la chiave di risoluzione di questa prima promettente opera.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
@ Silvia e Cub: :-)
@ tutti: nella home page del mio sito, www.brunoelpis.it, trovate la mia personale dedica (fotografica e non) alla mitica “Cappuccetto Nero” di qlibri.
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
hai reso perfettamente l'anima del romanzo di Bruno!