Oltre il ponte
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AMAZING, WONDERFUL, ECCEZIONALE
Questo libro me l'ha consigliato la persona che amo, e questo per me vuol dire già amare il libro.
Tralasciando questo, il libro è eccezionale. Si divide in presente e passato. Passa dal rancore all'amore in un periodo brevissimo. Per me è stato come vivere in quella fattoria. Tra le mucche, tra i cavalli, arando i campi. E' stato come vivere nella mente di Ian ed in quella di Pete. In quella di Laura, Jake, Hanry, Arthur, March, Julia [...].
Adoro il fatto che Arthur faccia tutto per far felice la madre, anche soffrire. Odio da morire Jake, anche se ammetto ha fascino. Il solito don giovanni. Ammiro di Jake che insegue i suoi sogni. Non si fa condizionare ed è intelligente. C'è una fattoria da gestire, una madre sola ed un fratello stanco. Ma Jake corre ad inseguire il suo sogno. Legge, scrive, insegna cose nuove ed impara cose nuove. Si ubriaca e si diverte con le ragazze. Segue molto l'istinto. Mentre Arthur ragiona, gestisce una fattoria da solo, quando tutti sono in guerra. Ama raramente, ma quando ama lo fa col cuore. Si maledice, perché lui a causa dei piedi piatti non può andare in guerra. Pensa sempre a quello che ha fatto a Jake, avrebbe potuto salvarlo, ed invece ha solo detto 'bene'. Ma chi pensa a cosa Jake fa ad Arthur? E poi c'è Ian. Che non sa bene quale sia il suo sogno, che odia la madre, che segue in tutto e per tutto il padre. Innamorato di Laura da ragazzino. Vuole diventare un pilota, ma la gente di Struan ha bisogno di lui. Sposa Helen e diventa medico come suo papà e suo nonno. Ian che ha visto come Jake guarda Laura, e come Laura guarda Arthur, e ha capito tutto. Pete, che è coraggioso. Perché fa quello che sente. Ragiona e segue i suoi sogni. Fa quello che ama.
E poi ci sono io, che ho sperato che girando l'ultima pagina ce ne fosse un'altra. E rendendomi conto che non c'era mi sono messa a piangere.